giovedì 30 settembre 2010

Ho visto cose che voi umani... Trascrizione del discorso di Di Pietro alla Camera

Per dovere di cronaca, per volontà personale e, soprattutto, per permettere anche alle persone che, per difetti costitutivi (i non udenti), non hanno la possibilità di ascoltare il discorso sui vari canali presenti online, ho deciso di riportare per iscritto il discorso integrale pronunciato dall'on. Antonio Di Pietro in parlamento in occasione del voto di fiducia richiesto dal quarto (e si spera ultimo) governo Berlusconi. Le motivazioni della scelta sono parecchie:

1) Motivazione politica. Di Pietro non è un essere perfetto (penso sia chiaro a tutti) e non è sicuramente il miglior politico che si possa presentare sotto casa tua per chiederti il voto (il fatto che io, personalmente, lo trovi simpatico e che gli offrirei volentieri un pezzo di pizza non altera assolutamente le mie considerazioni). Però ha un pregio: quello di dire le cose come stanno senza preoccuparsi delle critiche (più spesso nella forma di insulti) che gli vengono rivolte.

2) Motivazione genetliaca (??? -non riesco neanche a pronunciarlo). Siamo di fronte al peggior governo della storia unitaria (ventennio compreso). Per colpa di ministri cerebrolesi (di fatto -e concettualmente anche prima dell'ictus) che avallano le peggiori porcate a spese della comunità (che nel caso romano si sente anche giornalmente offesa con battute da asilo -o da film dei fratelli Vanzina, non so cosa sia peggio), di parlamentari collusi o ladri (gli uni salvati votando contro la richiesta di utilizzo di intercettazioni nelle quali conversano amabilmente con personalità legate alla camorra e alla mafia, gli altri fermi al loro posto nonostante i fatti contestati siano stati confermati in vari gradi di giudizio), di un deficiente del consiglio che passa più tempo ad accogliere animalesse di varia natura nei propri appartamenti e a imporre decreti legge per la tutela delle sue proprietà e della sua persona giuridica (arrivando al completamento della trinità: il mero proprietario\padre, il frequentatore di minorenni\figlio e l'utilizzatore finale\spirito santo -Di Pietro ha aggiunto una quarta manifestazione... "lo stupratore della democrazia", che sarà il vicariato, la divinità agente) e di altre "alte" personalità dall'ambiguo passato che per qualità non proprio encomiabili (ci vuole stomaco per prestarsi a certe pratiche -la D'Addario  almeno s'era  fatta pagare) hanno assunto ruoli di rilievo istituzionale (non mi riferisco a Bondi, in quel caso si tratta del classico miracolo -avrebbe fatto meglio a chiedere la trasmigrazione in un altro corpo) non ci possiamo godere il 150enario.

3) Motivazione etica. Rottura di palle (che chiamerò per comodità Spinoza e Maimonide).  Dalle stesse persone che diedero dell'assassino ad un padre che s'è battuto per anni perché le volontà della figlia venissero rispettate (caso Englaro - la pagina più squallida della politica italiana) non solo non voglio sentirmi rappresentato in parlamento ma neanche nello spazio interplanetario.  Persone che massacrano giornalmente i maroni (ma non quella personificazione da operetta che siede al Viminale) con storie di cucine, palazzi, cazzi, case regalate, mignotte, compravendite di parlamentari (che, è noto, sono come i calciatori del Milan -strapagati e inutili), buttanade, legaioli terroristi... andassero dall'analista se non sanno distinguere un bue nano muschiato da uno statista.

4) Motivazione intercettazion-registrazionistica. Uno che dice ad una escort "dovresti masturbarti più spesso" merita di essere preso per il culo a vita. Anzi dovrebbero scolpirgli la frase sul mausoleo di Arcore.

5) Motivazione Peppermint Radicchio. Non è giusto dare sempre tutti i meriti a Previti e Dell'Utri. E' bene ricordare anche chi li ha pagati per andare in galera (il secondo a momenti) al posto suo, da buon padre di famiglia. Mi ricordo che quando giurò sulla testa dei figli la buona Veronica fece tempestivamente mettere le mani sulle palle/tette ai figli/figlie.  Per un errore fatale le palle di Piersilvio andarono a Marina... e questo spiega molte cose.

6) Motivazione culinaria. Sua maestà ha rivelato in diretta (qualcuno dirà una volta di più) la sua natura di cappone, chiedendo alla persona che s'è tanto affannato a sputtanare negli ultimi tre mesi di salvarlo dalle affermazioni (e non insinuazioni o parole indegne -ogni singola cosa è stata provata) di Di Pietro.

7) Motivazione piappercul. Di Pietro scrive meglio di quanto non riesca a parlare (è un problema che aveva anche Montale, che passò gli ultimi anni di vita a sbrodolarsi addosso -so che l'accostamento è improprio, Montale era decisamente più palloso).

8) Motivazione carfagnesca. Le parlamentari del PdL si sono risentite per l'appellativo "stupratore della democrazia"... era consenziente.

9) Motivazione minzoliniana. Avere l'opportunità e il privilegio di non vedere il tg1 e di non sorbirmi un altro editoriale trionfalistico di un non direttore non giornalista (con la voce da navigatore satellitare).

10) Motivazione letteraria. Ha detto più cose significative Di Pietro in meno di dieci minuti di quante ne abbiano sussurrate o spedite (e mai pervenute ai destinatari -le diligenze postali sono ancora a metà strada, son rimasti all'800) Veltroni e D'Alema (sotto forma di Bersani, porello, che dovrà prima o poi superare la reiterata possessione -è come Giuditta del Piccolo Diavolo) in tutta la loro carriera (?) politica. Continuassero a darsi alle epistole e basta... tanto è stato dimostrato che non rendono ciechi.

Dopo tanto sfogo, ecco la trascrizione completa del discorso pronunciato alla Camera il 29 settembre 2010:

Presidente del Consiglio... bando alle ipocrisie. Lei ha chiesto la fiducia perché questa estate una parte della coalizione politica che l'ha nominata, l'ha indicata come Presidente del Consiglio, ha lanciato la questione morale che riguarda la sua persona. [puntando l'indice in direzione della presidenza del consiglio, ndt] Quindi, oggi, la fiducia che dobbiamo dare è alla sua persona. Dobbiamo sapere, cioè, il paese deve sapere, cioè, se di lei ci si può fidare o meno. Ed è di lei, quindi, che dobbiamo parlare, Presidente del Consiglio.
Lei è uno spregiudicato illusionista... anzi, un pregiudicato illusionista che anche oggi ha raccontato un sacco di frottole agli italiani, descrivendo un'Italia che non c'è e proponendo azioni di governo del tutto inesistenti e lontane dalla realtà. Fuori da qui c'è un paese reale che sta morendo di fame, di legalità e di democrazia. E lei è venuto qui in parlamento a suonarci l'arpa della felicità, come faceva il suo predecessore Nerone nel mentre Roma bruciava. Quella stessa Roma... che rideva come ride lei in questo momento [rivolto alla presidenza del consiglio che ride, ndt], mentre i suoi amici barbari padani vogliono mandare al rogo, insieme alla bandiera, anche l'unità d'Italia. Sono sedici anni che lei, Presidente Berlusconi, racconta frottole, ma le uniche cose che ha saputo fare finora sono una miriade di leggi e provvedimenti per risolvere i suoi affari e i suoi guai giudiziari. Affari e guai giudiziari suoi e dei suoi amici della cricca, di cui lei ne è il capo piduista. Anzi no... lei è capace ed è bravissimo a fare anche un'altra cosa e lo ha dimostrato ancora una volta oggi: comprare il consenso dei suoi alleati ed anche dei suoi avversari. I primi letteralmente pagandoli con moneta sonante, con incarichi istituzionali, con candidature e ricandidature di favore. I secondi ricattandoli con sistematiche azioni di dossieraggio e di killeraggio politico di cui egli è maestro. Sì perché lei, signor Berlusconi, è un vero maestro! [rivolgendosi poi alla sinistra dell'emiciclo, ndt] Intendo dire maestro di massoneria deviata -che ha inteso?-. Un piduista di primo e lungo corso. Un precursore della collusione e della corruzione di stato. Anzi di più... lei è l'inventore di una corruzione di nuovo conio, più moderna e spregiudicata. Lei... cambia le leggi in modo da non far risultare più reato quel che prima era reato e da non rendere più punibile il comportamento di chi prima doveva essere condannato. Insomma s'è guardato allo specchio.
Certo... lei, signor Berlusconi, non è un Presidente del Consiglio ma uno stupratore della democrazia. Uno stupratore che, dopo lo stupro... si è fatto una legge, anzi, una ventina di leggi ad personam per non rispondere del suo stupro. Lei non è, come l'hanno definito, uno dei tanti tentacoli della prova -piovra-... lei è la testa della piovra politica che, in questi ultimi vent'anni, si è appropriata delle istituzioni in modo antidemocratico e criminale per piegarle ai suoi interessi personali e a quelli dei suoi complici... quelli della setta massonica deviata di cui lei fa parte. Lei oggi ci ha parlato di una volontà del governo di implementare la lotta alla corruzione, all'evasione fiscale, alla criminalità economica delle cricche... E che fa? Si arresta da solo? O ha deciso di prendersi a schiaffi tutte le mattine mentre si alza e si guarda allo specchio?
Lei si è impossessato e controlla il sistema bancario e finanziario del paese, lei controlla le nomine degli organi di controllo che dovrebbero controllare il suo operato, lei fa il Ministro dello Sviluppo Economico e, come tale, prende decisioni a favore del maggiore imprenditore italiano, cioè lei. E quando dico maggiore dico maggiore imprenditore, non migliore, come maggiore e non migliore è l'imprenditoria mafiosa. A lei non interessa nulla del bene comune perché si è messo a fare politica solo per sfuggire alla giustizia per i misfatti che ha commesso. Lei si è impossessato dell'informazione pubblica e privata e la manipola in modo scientifico e criminale. Un esempio? La casa di Montecarlo... Un esempio? La casa di Montecarlo. ------ Non è un'ingiuria [rispondendo al Presidente della Camera, ndt]... è la verità. Un esempio? La casa di Montecarlo, venduta da Alleanza Nazionale. Lei e i suoi amici dell'informazione avete fatto finta... avete fatto finta di scandalizzarvi nell'apprendere che, dietro quella compravendita, c'è una società offshore situata in un paradiso fiscale. Ma si guardi allo specchio, imputato Berlusconi! Lei di società offshore ne ha fatte ben 64, proprio per nascondere i proventi dei suoi reati societari e fiscali e per pagare tangenti ai politici e ai magistrati. E lo ha fatto... ricorrendo... a quell'avvocato inglese, David Mills. Lei... ha fatto ben 64 società offshore, pagando un avvocato inglese -Mills- condannato per essere stato a sua volta da lei corrotto per mentire ai giudici e così prometterle [intendeva permetterle, ndt] di ottenere un'assoluzione comprata a suon di bigliettoni. Già... perché la magistratura che lei ha corrotto, quella a lei piace, signor Presidente del Consiglio. Invece, quella che non le piace è quella che vuole giudicarla per il su... per ciò che ha fatto. Tanto è vero che, al primo punto del programma che non c'è, lei ha chiesto di reiterare il Lodo Alfano [già ritenuto incostituzionale, ndt], cioè proprio quella legge che deve assicurarle l'impunità per un reato di cui è indagato.
-------------- Ci può... può starne  certo. [rispondendo al Presidente della Camera sull'assumersi la responsabilità di quello che sta dicendo, ndt] Può starne certo che io e l'Italia dei Valori ci assumiamo la responsabilità di quel [che, ndt] diciamo.
Questo è il ricatto... è il ritratto che noi dell'Italia dei Valori abbiamo di lei, signor Berlusconi. E lei chiede a noi la fiducia? La chieda a quello che ha comprato/ricattato, lo [sic] chieda  ai parlamentari che finalmente si sono resi conto che avevano e che hanno a che fare con una persona del suo calibro e che non hanno il coraggio di dissociarsi dal macigno immorale che rappresenta. Lo [sic] chieda a tutta quella pletora di disperati che, in questi giorni, ha convocato a casa sua per offrire loro prebende e per minacciare imbarazzanti rivelazioni e che ora abbagliati... da improvvisa ricchezza o indem-intimoriti hanno deciso di vendere la loro anima e il loro onore dandole la fiducia che non merita. Non chieda... non chieda... non chieda a noi... non chieda a noi dell'Italia dei Valori di darle la fiducia. Noi la conosciamo e non soffriamo di Sindrome di Stoccolma. Per questo ci stiamo battendo per liberare il paese da un soggetto come lei, che ha usato le istituzioni e usa le istituzioni solo per farsi gli affari suoi senza pensare un minimo a quegli italiani che non arrivano a fine mese.* 

*I pareri espressi nelle dichiarazioni di Di Pietro possono essere condivisibili o meno. Sono comunque parole pronunciate in sede istituzionale (quindi pubblica) e trasmesse televisivamente da organi di informazione istituzionali (quindi pubblici). Se qualche lettore avesse a risentirsi per il contenuto della trascrizione si rivolga giudiziariamente o al diretto interessato (Di Pietro) o al servizio pubblico. Io mi sono limitato a riportare  per iscritto quello che è accessibile a tutti attraverso la trasmissione video, quindi non mi ritengo responsabile di quanto dichiarato dall'on. Di Pietro (per quanto io condivida ogni singola parola). 

©2010 Radicchio

domenica 12 settembre 2010

[Kaneko Misuzu] Watashi to kotori to suzu to - Io, l'uccellino e la campanella

Con questo post apro ufficialmente la sezione del blog dedicata alla poetessa giapponese Kaneko Misuzu (1903-1930). Ringrazio, anche se il messaggio non le arriverà mai, la mitica Yoshinaga Fumi (Tsuki to sandal, Gerard to Jacques, Antique Bakery, Flower of Life, Solfege, Aisubeki musumetachi, Ooku e chi più ne ha più ne metta) per avermela fatta conoscere (citandola in "Sore wo ittara oshimai yo" -Don't say anymore darling) e dedico la prima poesia ad un'amica conosciuta tre anni fa, madrina sicula ed inconsapevole della lingua azzungarika, e a mia madre nel tentativo -malsano e disperato- di convincerla a farla cantare ai suoi alunni per la recita di fine anno scolastico (diciamo che il tempo per assillare non mi manca -9 mesi da... adesso). Seguono il video con la versione cantata da Aragaki Tsutomu, il testo originale con trascrizione e la traduzione dal giapponese.

 

Io, l'uccellino e la campanella

Per quanto io allarghi le braccia*,
non potrò mai volare in cielo, ma
l'uccellino che può, come me
non saprà correre veloce sulla terra.
Per quanto io scuota il corpo,
non ne uscirà un bel suono, ma
quella campanella** che risuona, come me
non saprà mai tante canzoni.
La campanella, l'uccellino ed io,
Tutti diversi, tutti ugualmente giusti.***

*Ryoute in realtà significa "entrambe le mani", ma il senso è quello che diamo noi dicendo "allargare le braccia". Sarebbe andato bene anche stendere le mani, ma... gusti personali.
**Suzu è la campanella (ma anche il campanaccio) di forma sferica (del tipo che si mette al collo dei gatti per farli impazzire -scherzo)
***Giusti nel senso "andiamo bene così, nella nostra diversità". Ugualmente è un'aggiunta per creare un contrasto positivo con l'espressione precedente. 


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