mercoledì 28 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Hanabira no Nami (Mare di Petali)

金子 みすゞ - 花びらの波*

お家の軒にも花が散る。
丘のうへでも花が散る。
日本中に花が散る。

日本中に散る花を
あつめて海に浮べましよ。

そして靜かなくれ方に、
赤いお船でぎいちらこ
色とりどりの花びらの
お花の波にゆすられて
とほい沖までまゐりましよ。
Hanabira no Nami*

O-uchi no noki ni mo hana ga chiru.
Oka no ue de mo hana ga chiru.
Nihonjuu ni hana ga chiru.

Nihonjuu ni chiru hana wo
atsumete umi ni ukabemasho.

Soshite shizukana kuregata ni,
akai o-fune de giichirako
irotoridori no hanabira no
o-hana no nami ni yusurarete
tooi oki made mairimasho.

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、違ってるところがいろいろある。
歌題は「花びらの海」である。
1)草屋の軒に花が散る (souoku/kusaya no noki ni hana ga chiru)
8)
色とりどりのうつくし い (irotoridori no utsukushii)

UM153-um2090

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Mare di Petali*

Sui tetti** delle case
come sulle colline
cadono fiori e fiori,
così in tutto il Giappone.

Raccoglierò quei fiori,***
e [nell'acqua] del mare
li lascerò fluttuare.

Poi, in una notte calma,
su di una barca rossa,
cullata dalle onde
di quei meravigliosi
fiori multicolori,
andrò fino al lontano
lontano mare aperto.

* Lett. Onde di Petali.  Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.90) sono presenti diversi cambiamenti:
Il titolo della poesia è「花びらの海」(Hanabira no Umi - Mare di Petali).
1) Al posto di "o-uchi" è riportato "souoku/kusaya" (capanni).
8)
Al posto di "hanabira no" è riportato "utsukushii" (meravigliosi).

** Lett. cornicioni.
*** Lett. I fiori che cadono in tutto il Giappone.
[] Aggiunta.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

giovedì 22 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Ryoushi no Ojisan (Il Pescatore)

金子 みすゞ - 漁夫の小父さん

漁夫の小父さん、その舟に、
私をのせて下さいな。

ほらほら、向うにみえてゐる、
きれいな雲がむくむくと、
海から湧いてるところまで、
私と行つて下さいな。

ひとつきりしきやないけれど、
私のお人形あげませう、
それから、金魚もあげませう。

漁夫の小父さん、その舟に、
私をのせて下さいな。
Ryoushi no Ojisan

Ryoushi no ojisan, sono fune ni,
watashi wo nosete kudasai na.

Hora hora, mukau ni miete iru,
kireina kumo ga mukumuku to,
umi kara waite'ru tokoro made,
watashi to itte kudasai na.

Hitotsu kiri shikya nai keredo,
watashi no o-ningyou agemashou,
sorekara, kingyo mo agemashou.

Ryoushi no ojisan, sono fune ni,
watashi wo nosete kudasai na.

UM095-um1154

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Il Pescatore

Ti prego, signor pescatore,
sulla barca fammi salire!

Ti prego, dai, andiamo insieme
dove quella nuvola -Guarda!
Laggiù la si riesce a vedere-
spunta così bella dal mare!*

Non ho altro che questo, però
ti darò la mia bambolina
e ti darò anche un pesce rosso.

Ti prego, signor pescatore,
sulla barca fammi salire!

* Lett. Portami con te fino al luogo in cui quelle belle nuvole che si vedono laggiù spuntano dal mare.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 17 novembre 2012

Saijou Yaso - Fuyu no Asa no Buranko (Altalena in un Mattino d'Inverno)

西條 八十 - 冬の朝の鞦韆

雪のうへの
無数の点々
黒い鴉、―
舗石みちを
誰ひとり通らない。

五階の窓際に
赤い紐で吊つた鞦韆、
私はそれに縋り
とほく街路を眺める。

いつまでも夜明けぬ朝、
灰色の空の下に
病んだやうな家々、鴉、雪、
私はくづをれたこころで、冷たく、
右手のペパーミントを啜る。

春はなぜ遅いのか、
待ちわびてゐる春よ、―
私は叫ぶ、なま白く瘦せた腕を
赤い緒紐に絡めて。

鞦韆はゆれる、空虚に、をとなしく、
一、二、三、
しかし雪は食塩のやうに再び落ちそめ、
鴉のむれは
ぢつとして動かない。 

砂金よ り

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Fuyu no Asa no Buranko

Yuki no ue no
musuu no tenten
kuroi karasu, ―
shikiishi michi wo
tarehitori tooranai.

Gokai no madogiwa ni
akai himo de tsutta buranko,
watashi wa sore ni sugari
tooku gairo wo nagameru.

Itsumademo yoakenu asa,
haiiro no sora no shita ni
yanda youna ieie, karasu, yuki,
watashi wa kuzuoreta kokoro de, tsumetaku,
migite no peppermint wo susuru.

Haru wa naze osoi no ka,
michiwabite iru haru yo, ―
Watashi wa sakebu, namajiroku yaseta ude wo
akai ohimo ni karamete.

Buranko wa yureru, kuukyo ni, otonashiku,
ichi, ni, san,
shikashi yuki wa shokuen no youni futatabi ochisome,
karasu no mure wa
jitto shite ugokanai.

"Sakin" yori

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Altalena in un Mattino d'Inverno

Come infiniti punti sulla neve,
dei corvi neri -
nessun passante per la strada.

Sulla finestra al quinto piano, appesa
con delle corde rosse, un'altalena
a cui mi aggrappo e osservo
le strade in lontananza.

Un mattino che mai sembra arrivare,
sotto quel cielo grigio, color cenere,
case come malate, corvi, neve,
io, con l'animo affranto, freddamente,
a sorbire la menta
nella mia mano destra.

Perché tarda così la primavera?
Mi son proprio stufato di aspettare!
- grido, avvolgendo le mie braccia
pallidamente magre
a quelle corde rosse.

Dondola a vuoto l'altalena, in silenzio,
uno, due, tre,
però la neve, come sale,
inizia di nuovo a cadere,
e lo stormo di corvi
resta immobile, fermo.

Da "Sakin" (Polvere d'Oro)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 14 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Otona no Omocha (I Giochi dei Grandi)

金子 みすゞ - 大人のおもちや

大人は大きな鍬もつて、
畠へ土をほりにゆく。

大人は大きな舟こいで、
沖へお魚採りにゆく。

さうして大人の大將は、
ほんとの兵隊もつてゐる。

私のちひさな兵隊は、
ものも言はない、動かない。

私のお舟はすぐ覆る、
私のシャベルはもう折れた。

おもへばさびしい、つまらない、
大人のおもちやを持ちたいな。
Otona no Omocha

Otona wa ookina kuwa motte,
hatake e tsuchi wo hori ni yuku.

Otona wa ookina fune koide,
oki e o-sakana tori ni yuku.

Soushite otona no taishou wa,
honto no heitai motte iru.

Watashi no chiisana heitai wa,
mono mo iwanai, ugokanai.

Watashi no o-fune wa sugu kayaru,
watashi no shovel wa mou oreta.

Omoeba sabishii, tsumaranai,
otona no omocha wo mochitai na.

UM171-um2114

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I Giochi dei Grandi

I grandi, con enormi zappe,
vanno per i campi a zappare.

I grandi, sopra enormi barche,
vanno in mare aperto a pescare.

Eppoi i generali dei grandi
hanno veri e propri soldati.

Il mio soldatino, al contrario,
non parla e neppure si muove.

La mia barca subito affonda*,
la paletta s'è già spezzata.

A pensarci, quanto vorrei,
quanto vorrei avere i [bei] giochi
di quei grandi tristi e noiosi!

* Lett. Si rovescia, si ribalta.
[] Aggiunta.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

venerdì 9 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Kanzashi (Il Fermaglio)

金子 みすゞ - かんざし

誰も知らない、
あのかんざしに、
千代紙着せて
あそんだことを。
    母さまはお湯だつたし、
    兄さんはお使ひだつたし……。

誰が見てゐた、
あのかんざしを、
そつとかくして
しまつたことを。
    お日さまは沈んでたし、
    お月さまはまだだつたし……。

誰がみつけよ、
あのかんざしの、
花のおくびが
もげてることを。
    晝間も暗い隅つこだし、
    金銀草は茂つてゐるし……。

誰も知らない
誰も知らない。
Kanzashi

Daremo shiranai,
ano kanzashi ni,
chiyogami kisete
asonda koto wo.
    Kaasama wa obuu dattashi,
    niisan wa otsukai dattashi...

Dare ga mite ita,
ano kanzashi wo,
sotto kakushite
shimatta koto wo.
    Ohisama wa shizunde'tashi,
    otsukisama wa mada dattashi...

Dare ga mitsuke yo,
ano kanzashi no,
hana no okubi ga
mogete'ru koto wo.
    Hiruma mo kurai sumikko dashi,
    kinginsou wa shigette irushi...

Daremo shiranai
Daremo shiranai.

UM241-um2220

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Il Fermaglio

Nessuno saprà mai
che mi son divertita
vestendo quel fermaglio
di carta colorata.
    La mamma era nel bagno,
    mio fratello in faccende.*

Chi m'avrà vista mai
nascondere in segreto
quel [piccolo] fermaglio?
    Il Sole era al tramonto,
    la Luna ancor non c'era.

Chi s'accorgerà mai
che il fiore del fermaglio
se n'è venuto via?
    Il giorno è in un cantuccio,
    l'erba è d'oro e d'argento.**

Nessuno saprà mai
nessuno saprà mai.

* Lett. Mio fratello era in commissioni.
** Lett. Il giorno è (in) un cantuccio oscuro, cresce rigogliosa la godiera (pianta erbacea dai fiori bianchi).
[] Aggiunta.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 3 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Me no nai Onma (Il Cavallo senza Occhi)

金子 みすゞ - 目のないお馬

ぶりきのお馬は
目なし馬。
ぶりきの騎兵は急ごにも、
お馬目なしで路みえぬ。

ぶりきの騎兵にたたかれて、
めくらめつぽに駈け出して、
蕎麥の林を駈けぬけて、
紅い犬蓼とびこえて、
一本榎にぶつかつて、

ぶりきのお馬は泣き出した、
ぶりきの騎兵も泣き出した。
Me no nai Onma

Buriki no onma wa
me nashi uma.
Buriki no kihei wa isogo ni mo,
onma me nashi de michi mienu.

Buriki no kihei ni tatakarete,
mekurameppo ni kakedashite,
soba no hayashi wo kakenukete,
akai inutade tobikoete,
ippon enoki ni butsukatte,

buriki no onma wa nakidashita,
buriki no kihei mo nakidashita.

UM058-um1092

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Il Cavallo senza Occhi

Il cavallo di latta era cieco,
al cavallo mancavano gli occhi.
Anche se il cavaliere di latta
in gran fretta voleva spronarlo,
al cavallo era oscura la strada.*

Così, dal cavaliere sferzato,
iniziò a galoppare alla cieca
attraverso dei campi di grano,
calpestando rosse persicarie,
e, scontratosi contro un lodogno,

scoppiò in pianto il cavallo di latta,
scoppiò in lacrime anche il cavaliere.

* Lett. Anche se il cavaliere di latta ha fretta, il cavallo, senza occhi, non è in grado di vedere la strada.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.