mercoledì 31 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Tōrō Nagashi (La Cerimonia delle Lanterne)

金子 みすゞ - 燈籠ながし

昨夜流した
燈籠は、
ゆれて流れて
どこへ行た。

西へ、西へと
かぎりなく、
海とお空の
さかひまで。

ああ、けふの、
西のおそらの
あかいこと。
Tōrō Nagashi

Yuube nagashita
tourou wa,
yurete nagarete
doko e ita.

Nishi e, nishi e to
kagirinaku,
umi to o-sora no
sakai made.

Aa, kyou no,
nishi no o-sora no
akai koto.

UM078-um1126

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La Cerimonia delle Lanterne

La lanterna che la scorsa notte
ho lasciato andare alla deriva,
ondeggiando, dove sarà andata?

Senza sosta, ad ovest, occidente,
fino al confine tra il cielo e il mare.

Sarà il rosso nel cielo di oggi,
sarà il rosso del cielo a occidente.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 28 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Tejinashi no Tenohira (Le Mani del Prestigiatore)

金子 みすゞ - 手品師の掌

桃からうまれる桃太郎さん、
瓜からうまれる瓜姫さん。

卵からうまれる鷄さん、
種からうまれる木のこども。

山からうまれるお日いさま、
海からうまれる雲の峯。

白いお鳩は手品師の、
お掌のなかからうまれてた。

私も、どこぞの手品師の、
お掌のなかからうまれたか。
Tejinashi no Tenohira

Momo kara umareru Momotarou-san,
uri kara umareru Urihime-san.

Tamago kara umareru niwatori-san,
tane kara umareru ki no kodomo.

Yama kara umareru ohiisama,
umi kara umareru kumo no mine.

Shiroi o-hato wa tejinashi no,
otete no naka kara umarete'ta.

Watashi mo, dokozo no tejinashi no,
otete no naka kara umareta ka.

UM181-um2128

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Le Mani del Prestigiatore*

Momotarou-san da una pesca,
Urihime-san da una zucca.

Dall'uovo nasce la gallina,
il piccolo albero da un seme.

Spunta il Sole dalle montagne,
creste di nuvole dal mare.

Bianche colombe sono nate
in mano ad un prestigiatore.

Sarò nata anch'io, come loro,
per mano d'un prestigiatore?**

* Lett. I palmi delle mani.
** Lett. Dalle mani di un prestigiatore di un qualche luogo.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

giovedì 25 ottobre 2012

Takahashi Mutsuo - Tegami (La Lettera)

高橋 睦郎 - 手紙

手紙を書く
きみに宛てて書く
だが
ぼくが書く時
手紙を読む明日のきみは
まだ存在しないし
きみが読む時
手紙を書いた今日のぼくは
すでに存在しない
まだ存在しない者と
すでに存在しばい者
とのあいだの手紙
それは存在するのか

*

手紙を読む
きみが書いた手紙を読む
まだ存在しないぼくに宛てて
すでに存在しないきみが書いた
きみの筆跡が ぼくを
薔薇いろの幸福で包む
あるいは
菫いろの絶望に浸す
手紙を書いた昨日のきみは
書き終えると同時に存在を止めた光源
手紙を読む今日のぼくは
その時点では存在しなかった目
存在しない光源と
存在しなかった目
のあいだにある手紙の本質は
存在しない天体から
存在しなかった天体へ
闇を超えて届けられる光
それは存在するのか

*

手紙を読む
昨日存在せず
今日も存在しない
遠い明日の彼が
今日存在しない昨日のきみの
昨日存在しなかった今日のぼくへ
書いた手紙を読んで
薔薇いろの幸福の反射を受ける
あるいは
菫いろの絶望の投影に翳る
存在しない者から
存在しなかった者に宛てられ
別の存在しなかった者が眺しむ光
無から無へ放射され
屈折して さらに別の無へ
光の渡る深淵
それは存在するのか

二つの岸辺』より

************************

Tegami

Tegami wo kaku
kimi ni atete kaku
Daga
boku ga kaku toki
tegami wo yomu ashita no kimi wa
mada sonzaishinai shi
Kimi ga yomu toki
tegami wo kaita kyou no boku wa
sudeni sonzaishinai
Mada sonzaishinai mono to
sudeni sonzaishinai mono
to no aida no tegami
sore wa sonzaisuru no ka

*

Tegami wo yomu
kimi ga kaita tegami wo yomu
mada sonzaishinai boku ni atete
sudeni sonzaishinai kimi ga kaita
Kimi no hisseki ga boku wo
barairo no koufuku de tsutsumu
aruiwa
sumireiro no zetsubou ni hitasu
Tegami wo kaita kinou no kimi wa
kakioeru to douji ni sonzai wo yameta kougen
Tegami wo yomu kyou no boku wa
sono jiten de wa sonzaishinakatta me
Sonzaishinai kougen to
sonzaishinakatta me
no aida ni aru tegami no honshitsu wa
sonzaishinai tentai kara
sonzashinakatta tentai e
yami wo koete todokerareru hikari
sore wa sonzaisuru no ka

*

Tegami wo yomu
Kinou sonzaisezuni
kyou mo sonzaishinai
tooi ashita no kare ga
kyou sonzaishinai kinou no kimi no
kinou sonzaishinakatta kyou no boku e
kaita tegami wo yonde
barairo no koufuku no hansha wo ukeru
aruiwa
sumireiro no zetsubou no touei ni kageru
Sonzaishinai mono kara
sonzaishinakatta mono ni aterare
betsu no sonzaishinakatta mono ga nagashimu (?) hikari
nai kara nai e houshasare
kussetsushite sarani betsu no nai e
hikari no wataru shin'en
sore wa sonzaisuru no ka

"Futatsu no Kishibe" yori

************************

La Lettera

Scrivo una lettera
una lettera indirizzata a te
Però
mentre sto scrivendo
il te di domani che la leggerà
ancora non esiste
E quando la leggerai
il me di oggi che l'ha scritta
non esisterà più
Una lettera tra una persona
che ancora non esiste
ed una che non esiste più
può esistere?

*

Leggo una lettera
la lettera che hai scritto
la lettera che tu che non esisti più
hai indirizzato al me che ancora non esisteva
La tua calligrafia mi avvolge
d'una felicità rosea
o
mi sprofonda in una disperazione viola
Tu che ieri hai scritto questa lettera
sei la sorgente di luce che ha cessato di esistere
nel momento in cui hai terminato di scrivere
Io che oggi leggo la lettera
sono l'occhio che allora ancora non esisteva
La sostanza di una lettera
tra una sorgente di luce che non esiste
e un occhio che non esisteva
da parte di un'anima che non esiste
a un'anima che non esisteva
una luce giunta attraverso l'oscurità
si può dire che esista?

*

Leggerà la lettera
Il lui d'un lontano domani
che non esisteva ieri
come non esiste oggi
leggendo la lettera scritta
dal te di ieri che oggi non esiste
al me di oggi che ieri non esisteva
riceverà il riflesso d'una felicità rosea
o
sarà oscurato dall'ombra di una disperazione viola
Una luce indirizzata da una persona che non esiste
ad una che non esisteva
e che un'altra persona che non esisteva osserva
dal nulla irradiata verso il nulla
e, per rifrazione, ad altro nulla
un abisso attraversato da luce
può tutto questo esistere?

Da "Futatsu no Kishibe" (Le Due Sponde)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 22 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Hi no Hikari (Raggi di Sole)

金子 みすゞ - 日の光

おてんと様のお使ひが
揃つて空をたちました。
みちで出逢つてみなみ風、
(何しに、どこへ。)とききました。

一人は答へていひました。
(この「明るさ」を地に撒くの、
みんながお仕事できるやう。)

一人はさもさも嬉しさう。
(私はお花を咲かせるの、
世界をたのしくするために。)

一人はやさしく、おとなしく、
(私は清いたましひの、
のぼる反り橋かけるのよ。)

残つた一人はさみしさう。
(私は「影」をつくるため、
やつぱり一しよにまゐります。)
Hi no Hikari

Otentosama no otsukai ga
sorotte sora wo tachimashita.
Michi de deatte minami kaze,
(Nani shi ni, doko e.) to kikimashita.

Hitori wa kotaete iimashita.
(Kono "akarusa" wo chi ni maku no,
minna ga o-shigoto dekiru you.)

Hitori wa samosamo ureshisou.
(Watashi wa o-hana wo sakaseru no,
sekai wo tanoshiku suru tame ni.)

Hitori wa yasashiku, otonashiku,
(Watashi wa kiyoi tamashii no,
noboru sorihashi kakeru no yo.)

Nokotta hitori wa samishisou.
(Watashi wa "kage" wo tsukuru tame,
yappari isshoni mairimasu.)

2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、違ってるところがいろいろある。
4)なにしにゆくの、とききまし た (nani shi ni yuku no, to kikimashita)
5)
ひとりのお使いがいいまし た (hitori no otsukai ga iimashita)
6)ひかりの粉を地に撒く の (hikari no kona wo chi ni maku no)
8)ひとりはほんとに嬉しそ う (hitori wa hontoni ureshisou)
11)ひとりのお使いやさしい 子 (hitori no otsukai yasashii ko)

UM169-um2112

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Raggi di Sole

Tutti i messaggeri del Sole
assieme sostavano in cielo.
Incontrato lungo la strada,
il Vento del Sud chiese loro:
"Dite un po', che andate facendo?"

Rispose così un messaggero:
"Spargo in terra grani di luce*
perché si possa lavorare".**

Un altro, d'aspetto gioioso:
"I fiori io li faccio sbocciare
per rendere il mondo più allegro".

Un terzo, dal fare gentile:
"Io per ogni spirito puro
in cielo alzo l'arcobaleno".***

L'ultimo rimasto, un po' triste:
"Io, invece, per gettare le ombre
sempre con loro m'accompagno".

* Per la traduzione mi sono basato sul testo dell'edizione in sei volumi『金子みすゞ童謡全集』(JULA, 2004, volume 2, pag.112), dove sono presenti delle varianti:
4) Al posto di "何しに、どこへ" (Dove andate? E a che fare?) è riportato "なにしにゆくの" (Cosa andate a fare?).
5) ひとりのお使いがいいまし た. Il senso non cambia. 
6) Al posto di "この「明るさ」" (questa luminosità) è riportato "ひかりの粉" (grani di luce).
8) Al posto di "さもさも" (molto molto) è riportato "ほんとに" (davvero).
11) ひとりのお使いやさしい 子. Il senso non cambia. 
** Lett. Perché tutti possano lavorare.
*** Lett. costruisco il ponte arcuato sul quale salgono gli spiriti puri.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 20 ottobre 2012

James Kirkup - TOKI

TOKI

'The Bird of Time has but a little way
To fly -and Lo! the bird is on the Wing...'
(The Rubáiyát of Omar Khayyám, FitzGerald translation)

O rare bird, red heron,
scarlet crested ibis, you
native of Eastern Asia,
once the subject of poems,
paintings, fans and screens
in China, Japan, Korea-
but now a dying breed.

In China and Korea
your heron's crested head, tinged
on the cheeks and bill with red and orange,
no longer graces ricefields.
Your white, slender body like a vase
no longer stands among the green rice-shoots.
Your vermilion shanks and feet
no longer wade the paddy pools.
Your pink-lined wings
flash no more across the bamboo glades.

No poet celebrates you now.
No painter spreads your pinions
on the gold-squared sky of screens,
or lets your beak dip
among the sticks of a white fan.

No poet celebrates you now.
How can you be a harbinger of luck,
when your own has been so bad?
-So I shall celebrate you now
in this poem that is your funeral ode.

'For these dead birds sigh a prayer...'

*

Once, twelve of you survived.
Japan was your final home,
your nests of snow
on Sado Island's Mount Kokuryu,
on northern winter's
remote peninsula of Noto.

There I saw you once-
a single bird
silently flying the lonely sky
above the cliffs of snow.
Yes, that was where men saw you last.

In the first year of Meiji, 1868,
Japan became 'Westernized',
and it was decreed, as one of the first
steps towards equality (illusion
of every new society), that hunting
might be indulged in by the general public.

Against the tenets of Buddha, it was then
the slaughter of the birds and beasts began
in deadly earnest. A long, slow,
ritual assassination.
Advancing from feudalism, Japan
stepped back into the darkest
pit of barbarism. This was decreed.

*

Today, Japan is flourishing.
But we must consider her in a decline
when her wild birds are killed
by thoughtless hunters.

The Japanese economy is booming.
But you, rare birds, are dying, murdered
by polluted streams and poisoned fields,
the rich waste of industry.

Dying, you became a legend,
creating in your death the mystery and
immortality of the Arabian bird,
the phoenix, fabulous image of eternity.
-For death is now the toki's nest....

Yes, your song is becoming a legend,
like your life, your death.
What are the Japanese becoming?
By their own admission, a race
of mere 'economic animals'.

*

Now it is reported
that even those last twelve
have not been seen again
on Sado Island's Mount Kokuryu,
on northern winter's
remote peninsula of Noto.

Were you killed by black Siberian kites,
by hawks, or by the icy storms of Sado's seas?

No. You were killed by our neglect.
Through our indifference and greed
a beauty has gone from these islands.
A mystery, too,
never to return.

*

Japan is losing all mystery.
Having become prosperous, bourgeois,
she has also become boring.

It is not you, toki, but man
the destroyer who should be destroyed.
You, a bird of cleanly habits,
a delicate eater, were destroyed
by man, who fouls his own nest,
a nest of atomic dust and ashes.

In time, toki, in time
even your legendary memory will die.
Then beauty will be dead indeed,
and mystery and poetry too.
There will be no more birds and poets -all
killed by our hands of iron,
our hearts of stone.

'The bird of wonder dies....'
Unlike the phoenix,
we cannot rise again
from our nest of ashes, nest of snows. 

From "The Body Servant" (Dent, London 1971)

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TOKI*

'L'Uccello del Tempo non ha che un piccolo modo
per volare -ed ecco! L'Uccello è in volo...'
(Le Quartine di Omar Khayyám, traduzione di FitzGerald)

Uccello raro, airone rosso,
scarlatto ibis crestato, tu
nativo d'Asia Orientale,
soggetto di poesie, un tempo,
di dipinti, ventagli e paraventi
in Cina, Giappone, Corea-
ma ora specie morente.

In Cina e Corea
il tuo capo d'airone crestato, tinto
su gote e becco di rosso ed arancio,
non abbellisce più i campi di riso.
Il bianco, snello corpo come un vaso
non [si staglia] più tra i verdi germogli di riso.
Le tue zampe vermiglie
non più a guadare le acque di risaia.
Le tue ali di rosa striate
non risplendono [più] in mezzo alle radure di bambù.

Nessun poeta a celebrarti adesso.
Nessun pittore dispiega le tue ali
sul cielo a quadri dorati dei paraventi,
o lascia il tuo becco immergersi
tra le stecche di un bianco ventaglio.

Nessun poeta a celebrarti adesso.
Come puoi essere messaggero di buona sorte,
quando la tua è stata così infausta?
- Per questo ti celebrerò ora
in questo canto, tua ode funebre.

'Preghiamo per questi uccelli caduti....'**

*

Un tempo, di voi ne sopravvissero dodici.
Il Giappone era la vostra ultima casa,
i vostri nidi di neve
sul monte Kokuryu, nell'isola Sado,
nella remota penisola di Noto
dall'inverno nordico.

Lì una volta ti ho visto -
unico uccello
volare in silenzio nel cielo solitario
sopra le scogliere innevate.
Sì, lì dove gli uomini ti videro l'ultima volta.

Nel primo anno Meiji, 1868,
il Giappone si 'occidentalizzò',
e fu decretato, come uno dei primi
passi verso l'uguaglianza (illusione
di ogni nuova società), che la caccia
fosse permessa alla gente comune.

Contro i principi di Buddha, fu allora
che la strage di uccelli e bestie
ebbe inizio davvero. Un lungo, lento,
assassinio rituale.
Uscendo dal feudalesimo, il Giappone
fece un passo indietro nella più oscura
barbarie. Questo fu decretato.

*

Oggi, il Giappone è fiorente.
Ma dobbiamo considerarlo in declino
quando i suoi uccelli selvatici vengono uccisi
da cacciatori senza riguardo.

L'economia giapponese è in crescita.
Ma voi, uccelli rari, state morendo, uccisi
da fiumi inquinati e campi avvelenati,
il sostanzioso scarto dell'industria.

Morendo, sei diventato leggenda,
(ri)creando nella morte il mistero e
l'immortalità dell'uccello arabico,
la fenice, simbolo mitico d'eternità.
-Perché la morte è ora nido del toki...***

Sì, il tuo canto è un divenire leggenda,
come la tua vita, la morte.
Cosa stanno diventando i Giapponesi?
Per loro stessa ammissione, una razza
di meri 'animali economici'.

*

Ora risultano
anche quegli ultimi dodici
non più avvistati
sul monte Kokuryu, nell'isola Sado,
nella remota penisola di Noto
dall'inverno nordico.

Sei stato ucciso dal nibbio bruno siberiano,
dalle aquile, o dalle gelide tempeste dei mari di Sado?

No. Ucciso dal disinteresse.
Cause la nostra indifferenza e avidità,
una bellezza è scomparsa da queste isole.
Ed un mistero, assieme,
senza ritorno.

*

Il Giappone sta perdendo ogni mistero.
Diventando prospero, borghese,
si è fatto anche noioso.

Non sei tu, toki, ma l'uomo
il distruttore che andrebbe distrutto.
Tu, uccello dai modi chiari,
delicato mangiatore, distrutto
dall'uomo, che insozza il proprio nido,
nido di polvere atomica e ceneri.

Col tempo, toki, col tempo
anche il tuo leggendario ricordo morirà.
Allora la bellezza sarà estinta davvero,
e con essa mistero e poesia.
Non ci saranno più uccelli e poeti -tutti
uccisi dalle nostre mani di ferro,
dai nostri cuori di pietra.

'Muore l'uccello delle meraviglie....'****
Diversamente dalla fenice,
non possiamo risorgere
dal nostro nido di ceneri, nido di nevi. 

* トキ, l'ibis crestato giapponese.
** Da "The phoenix and the turtle" di Shakespeare.
*** "Death is now the phoenix’ nest", sempre da "The phoenix and the turtle".
**** Enrico VIII, Atto V, Scena V. 

Da "The Body Servant" (Dent, Londra 1971)


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

martedì 16 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Kusahara (Prati)

金子 みすゞ - 草原

露の草原
はだしでゆけば、
足があをあを染まるよな。
草のにほひもうつるよな。

草になるまで
あるいてゆけば、
私のおかほはうつくしい、
お花になつて、咲くだらう。
Kusahara

Tsuyu no kusahara
hadashi de yukeba,
ashi ga aoao somaru yo na.
Kusa no nioi mo utsuru yo na.

Kusa ni naru made
aruite yukeba,
watashi no o-kao wa utsukushii,
o-hana ni natte, saku darou.

UM059-um1094

*****************************************************************

Prati

Andando a piedi nudi
per i prati coperti di rugiada,
i piedi si colorano di verde
brillante,
diffondono dell'erba anche l'odore.*

Chissà se, camminando
fino ad essere tutt'uno con l'erba,
sboccerà in viso uno splendido fiore.**

* Lett. Sono impregnati.
** Lett. Camminando fino a diventare erba, chissà se il mio viso sboccerà trasformandosi in uno splendido fiore.



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

venerdì 12 ottobre 2012

Saijou Yaso - Kanariya (Il Canarino)

西條 八十 - かなりや

ー唄を忘れた金絲雀は、後の山に棄てましょか。
ーいえ、いえ、それはなりませ ぬ。

ー唄を忘れた金絲雀は、背戸の小藪に埋けましょか。
ーいえ、いえ、それもなりませぬ。

ー唄を忘れた金絲雀は、柳の鞭でぶちましょか。
ーいえ、いえ、それはかはいさう。

ー唄を忘れた金絲雀 は、
   象牙の船に、銀の 櫂、
   月夜の海に浮べれ ば、
   忘れた唄をおもひだ す。

砂金よ り

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Kanariya

ー Uta wo wasureta kanariya wa, ushiro no yama ni sutemashoka.
ー Ie, ie, sore wa narimasenu.

ー Uta wo wasureta kanariya wa, sedo no koyabu ni ikemashoka.
ー Ie, ie, sore mo narimasenu.

ー Uta wo wasureta kanariya wa, yanagi no muchi de buchimashoka.
ー Ie, ie, sore wa kawaisou.

ー Uta wo wasureta kanariya wa,
    zouge no fune ni, gin no kai,
    tsukiyo no umi ni ukabereba,
    wasureta uta wo omoidasu.

"Sakin" yori

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Il Canarino

ー Il canarino che ha perduto il canto,*
    sulle montagne dovrei abbandonare?
ー No, questo no, non lo dovresti fare.

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    in quel boschetto dovrei seppellire?
ー No, questo no, non lo dovresti dire.**

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    dovrei sferzare con un bel frustino?
ー No, questo no. Proprio no, poverino!

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    andando alla deriva su una barca
    tutta d'avorio e dai remi d'argento,
    in una notte di luna splendente,
    ritroverà quel suo canto perduto.***

* Lett. Che ha dimenticato il canto.
** Lett. Neanche questo dovresti fare.
*** Lett. Ricorderà il canto dimenticato.
Versioni letterali dei versi 2, 5 e 8:
2) lo abbandono sul monte là dietro?
5) lo sotterro nel bosco sul retro?
8) lo colpisco con sferza di salice?

Da "Sakin" (Polvere d'Oro)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

martedì 9 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Uta (Canto)

金子 みすゞ - 唄

お風邪なほつて
表へ出たら
みんな袖無着てました。

みんなで唄ふ
唄きけば
「ほうい、ほうい、ほうれん坊。」

知らぬその唄
ききながら
ふところ手して山見れば、
山は紅葉になりました。
Uta

O-kaze naotte
soto e detara
minna sodenashi kite'mashita.

Minna de utau
uta kikeba
"Houi, Houi, Hourenbou."

Shiranu sono uta
kikinagara
futokorode shite yama mireba,
yama wa momiji ni narimashita.

SO208-so6112

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Canto

Passata la febbre,
quando sono uscita,
tutti erano a braccia scoperte.*

A sentire il canto
che insieme cantavan:
"Hourenbou! Esci fuori a giocare!"**

E mentre ascoltavo
quel canto inusuale,***
con le mani in tasca osservai
le montagne d'autunno sfumare.****

* Lett. Indossavano il sodenashi (haori), indumento senza maniche.
** Hourenbou è un modo per incitare qualcuno (un bambino) che passa troppo tempo in casa ad uscire.
*** Lett. Sconosciuto.
**** Lett. Guardando le montagne, le montagne erano diventate rosse (o color dell'autunno).



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 6 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Irogami (Carta Colorata)

金子 みすゞ - 色紙

けふはさびしい曇り空
あんまり淋しいくもり空。

暗いはとばにあそんでる
白いお鳩の小さな足に
赤やみどりの色紙を
長くつないでやりませう

そして一しよに飛ばせたら
どんなにお空がきれいでせう。
Irogami

Kyou wa sabishii kumorizora
anmari sabishii kumorizora.

Kurai hatoba ni asonde'ru
shiroi o-hato no chiisana ashi ni
aka ya midori no irogami wo
nagaku tsunaide yarimashou

Soshite isshoni tobasetara
donnani o-sora ga kirei deshou.

UM084-um1136

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Carta Colorata

Oggi c'è un cielo triste e nuvoloso,
davvero un triste cielo nuvoloso.

Legherò lunghe strisce colorate,
di carta rossa e verde, alle zampette
delle colombe che passano il tempo
sulle banchine dal colore spento.*

Facendole così volare assieme,
come sarà meraviglioso il cielo!

* Nel testo originale è presente il contrasto tra "kurai hatoba" (banchine scure) e "shiroi o-hato" (colombe bianche).


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 3 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Fushigi (Mistero)

金子 みすゞ - 不思議

私は不思議でたまらない、
黒い雲からふる雨が、
銀にひかつてゐることが。

私は不思議でたまらない、
青い桑の葉たべてゐる、
蠶が白くなることが。

私は不思議でたまらない、
たれもいぢらぬ夕顏が、
ひとりでぱらりと開くのが。

私は不思議でたまらない、
誰にきいても笑つてて、
あたりまへだ、といふことが。
Fushigi

Watashi wa fushigi de tamaranai,
kuroi kumo kara furu ame ga,
gin ni hikatte iru koto ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
aoi kuwa no ha tabete iru,
kaiko ga shiroku naru koto ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
taremo ijiranu yuugao ga,
hitori de parari to hiraku no ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
tare ni kiite waratte'te,
atarimae da, to iu koto ga.

SO167-so6056

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Mistero*

Per me resta un mistero
lo splendere d'argento
della pioggia che cade
da nuvole in tempesta.**

Per me resta un mistero
il divenire bianco
del baco nel brucare
le foglie al verde gelso.

Per me resta un mistero
la piena fioritura
del fiore della [luna],
senza che alcun lo sfiori.

Per me resta un mistero
che dicano, ridendo,
"è naturale", quando
domando le ragioni.

* Il termine "fushigi" indica anche qualcosa di strano o eccezionale, in grado di suscitare stupore, meraviglia.
** Lett. Nere.
[] Alt. Zucca. Non sono certo se con "yuugao" si faccia riferimento al fiore della zucca lagenaria o a quello dello yorugao (ipomoea alba, detta anche fiore di luna), in quanto lo yorugao viene anche chiamato yuugao.



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.