lunedì 31 dicembre 2012

James Kirkup - Christ Rejected (Cristo Respinto)

Christ Rejected
 
In the life of the ugly,
The plain, the lonely, sometimes
A stranger of great beauty comes
With an ease almost holy.
 
They who were never loved,
Who worshipped from afar with scorn
The beauty of the nobly-born
For a moment felt themselves moved.
 
How can it be? Who is he?
A stranger of graet beauty,
With limbs perfect, smile all purity,
Comes, and gives his love to me?
 
It is as they tell us of
Jesus, loving the halt and the dumb,
Who, laying his hands upon lepers, did come
On earth, to give us of God's love.
 
How beautiful are thy feet with shoes.
The joints of thy thighs are as jewels,
The smell of thy nose like apples.
His legs are pillars of marble, his lips lilies...
 
The ugly believe, and know
That this is the love of Christ.
-But put an arm about the stranger's waist,
He melts away like snow.
 
The stranger of great beauty comes
And goes in lives that are plain,
Bringing love, but also fear; hope, but pain.
Ours are the hearts, but his the drums.
 
None can resist him, who are not
As perfect as he, but those sad fools
Who turn away as he comes with smiles,
And seek the comfort of the brothers he forgot.
 
From "White Shadows, Black Shadows" (Dent, London 1970)
 
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Cristo Respinto
 
Nella vita del brutto,
del semplice, del solitario, a volte
giunge un estraneo di grande bellezza
con una tranquillità quasi divina.
 
Quelli che non sono stati mai amati,
che adoravano da lontano con disprezzo
la bellezza della nobile nascita*,
per un momento si commossero.
 
Com'è possibile? Chi sarà mai?
Un estraneo di grande bellezza,
con membra perfette, sorriso puro,
viene a darmi il suo amore?
 
Proprio come ci raccontano
di Gesù, che amava l'infermo e il muto,
che, ponendo le sue mani sui lebbrosi, venne
sulla terra per farci dono dell'amore di Dio.
 
Come sono belli i tuoi piedi nelle scarpe!
I legamenti delle tue cosce sono come gioielli,
l'odore del tuo naso come di mele.
Le sue gambe sono colonne di marmo, le labbra dei gigli...
 
I brutti credono, e sanno
che questo è l'amore di Cristo.
-Ma metti un braccio attorno alla vita dell'estraneo,
lui scioglierà come neve.
 
L'estraneo di grande bellezza va
e viene nelle vite semplici,
portando amore, ma anche timore; speranza, ma sofferenza.
Nostri sono i cuori, ma suoi i tamburi.
 
Nessuno, che non sia perfetto quanto lui,
può resistergli, a parte quei tristi folli
che distolgono lo sguardo appena giunge sorridendo,
e cercano il conforto dei fratelli da lui dimenticati.
 
* Lett. Nato nobilmente.
 
Da "Ombre Bianche, Ombre Nere" (Dent, London 1970)
 
 
Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 26 dicembre 2012

Takahashi Mutsuo - Sugi (Il Cedro)

高橋 睦郎 - 杉
 
祖母は言った 「お前が生まれた日
山に杉を植えた 今日お前に与えるから
お前の住む小屋を建てるなり
売ってお金に替えるなりするがいい
私の乳房はしわしわの皮ぶくろ
お前に吸わせる乳はもう出ない」
おお 杉は私と同いどし 私は
鉞をふるって 抵抗する彼を切り倒し
刳りぬいて 匂いのいい棺を作ろうと思う
祖母を生きたまま押し込め 蓋を釘打ち
無月の音のない海に押し出そうと思う
それは大地ほど老いた祖母と
大空ほど若い杉との永遠の婚姻
生涯不幸だった祖母への私の贐け
杉と祖母と私しか知らない犯罪こそが
私の小屋 私はその小屋に住み
その小屋を死ぬまで持ち歩こうと思う
暗欝で臆病なカタツムリのように
 
二つの岸辺』より
 
*********************************************
 
Sugi
 
Sobo wa itta   Omae ga umareta hi
yama ni sugi wo ueta   Kyou omae ni ataeru kara
omae no sumu koya wo tateru nari
utte okane ni kaeru nari suru ga ii
Watashi no chibusa wa shiwashiwa no kawabukuro
omae ni suwaseru chichi wa mou denai
Oo   Sugi wa watashi to onaidoshi   Watashi wa
masakari wo furutte   teikou suru kare wo kiritaoshi
kurinuite   nioi no ii kan wo tsukurou to omou
Sobo wo ikita mama oshikome   futa wo kugi uchi
mugetsu no oto no nai umi ni oshidasou to omou
Sore wa daichi hodo oiita sobo to
oozora hodo wakai sugi to no eien no kon'in
shougai fukoudatta sobo e no watashi no hanamuke
Sugi to sobo to watashi shika shiranai hanzai koso ga
watashi no koya   Watashi wa sono koya ni sumi
sono koya wo shinu made mochiarukou to omou
an'utsu de akubyouna katatsumori no you ni
 
"Futatsu no Kishibe" yori
 
****************************************************
 
Il Cedro
 
Così disse la nonna    Il giorno in cui sei nato
è il giorno in cui ho piantato un cedro su in montagna
Ora  che è tuo*, puoi farne una casetta
in cui vivere o venderlo in cambio di denaro
Le mie mammelle ormai sono borracce rinsecchite
senza una goccia di latte da darti**
Oh... Il cedro avrebbe la mia stessa età
Brandendo un'ascia, abbatterò quel suo [legno] robusto
lo scaverò e ne farò una cassa profumata
poi ci chiuderò dentro la nonna ancora viva
sigillerò il coperchio con dei chiodi
e in una notte senza luna
la getterò nel mare silenzioso
Sarà l'unione eterna
tra una nonna vecchia quanto la terra
e un cedro nuovo***,  almeno quanto il cielo
mio regalo d'addio per una nonna
dalla vita infelice
Il crimine di cui soltanto io, la nonna e il cedro
saremo a conoscenza
sarà la mia piccola casa    La casa in cui vivrò
che porterò con me fino alla morte
come una vile e malinconica lumaca
 
* Lett. Dal momento che oggi te lo consegno.
** Lett. Latte da farti succhiare non ne esce.
*** Lett. Giovane.
[] Aggiunta.
 
Da "Futatsu no Kishibe" (Le Due Sponde)
 
 
Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 22 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Tsuchi to Kusa (Terra ed Erba)

金子 みすゞ - 土と草

母さん知らぬ
草の子を、
なん千萬の
草の子を、
土はひとりで
育てます。

草があをあを
茂つたら、
土はかくれて
しまふのに。
Tsuchi to Kusa

Kaasan shiranu
    kusa no ko wo,
      nansenman no
    kusa no ko wo,
tsuchi wa hitoride
    sodatemasu.

Kusa ga aoao
            shigettara,
tsuchi wa kakurete
       shimau no ni.

SK076-sk3118

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Terra ed Erba

La terra, tutta sola,
cresce milioni di piantine,
piantine d'erba che non sanno
chi sia la loro mamma.

Quando poi cresceranno
più verdi e rigogliose,
la terra finirà
con l'esserne nascosta.


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Inaka no E (Quadro di Campagna)

金子 みすゞ - 田舎の繪

私は田舎の繪をみます、
さびしいときは繪のなかの
白い小みちをまゐります。

向うに見えるは水車小舎
見えないけれどあの中にや
やさしい番人のお爺さん。
小舎の小かげにやぐみの木に
赤いぐみの實うれてませう。

こつちにみえる山蔭にや*
ちひさな村があるのです。

田舎の繪にある小みちには
たれもゐません靜かです。

表にや、せはしい人、くるま
それでも繪のなか靜かです
いつでも、しづかな日和です。*
Inaka no E

Watashi wa inaka no e wo mimasu,
sabishii toki wa e no naka no
shiroi komichi wo mairimasu.

Mukou ni mieru wa suishagoya
mienai keredo ano naka nya
yasashii bannin no ojiisan.
Koya no kokage nya gumi no ki ni
akai gumi no mi urete'masho.

Kocchi ni mieru yamakage nya*
chiisana mura ga aru no desu.

Inaka no e ni aru komichi ni wa
taremo imasen shizuka desu.

Omote nya, sewashii hito, kuruma
soredemo e no naka shizuka desu
itsudemo, shizukana hiyori desu.*

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、この二行が下のように載っている。
9)あすこにみえる山かげにゃ (asuko ni mieru yamakage nya)
15)いつでものどかな日和です (itsudemo nodokana hiyori desu)


UM200-um2160

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Quadro di Campagna

Osservo un quadro di campagna.
Quando mi sento triste,
vago per quel sentiero bianco
all'interno del quadro.

Proprio laggiù, dentro al mulino,
anche se non si vede,
c'è un gentile, anziano custode.
All'ombra della piccola casetta,
sui rami d'olivastro,
staranno maturando bacche rosse.

E all'ombra di quelle montagne,*
un piccolo villaggio.

Per le piccole strade
nel quadro di campagna
nient'altro che il silenzio.**

Fuori, la gente indaffarata, le auto.
Dentro al quadro, il silenzio,
giornate sempre calme.*

* Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.160) ai versi 9 e 15 sono presenti le seguenti variazioni:
9)
あすこにみえる山かげにゃ (all'ombra delle montagne che si vedono laggiù).
15)
いつでものどかな日和です (giornate sempre calme).
** Lett. Non c'è nessuno, sono silenziose. 


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Ii Me (Occhi Buoni - Una Buona Vista)

金子 みすゞ - いい眼

山のむかうの鳩の眼を、
ねらつて鐵砲が射てるよな、
いい眼が私にあつたなら、

町のかあさんのそばにゐて、
田舎の、林の、木の枝の、
小鳥の巢かけもみな見える。

沖の、小島の、片かげの、
岩の鮑もみなみえる。

空の、夕燒の、雲のうへ、
天使のすがたもよくみえる。

そんないい眼があつたなら、
いつも、母さんのそばにゐて、
いろんなことをみようもの。
Ii Me

Yama no mukau no hato no me wo,
neratte teppo ga uteru yona,
ii me ga watashi ni atta nara,

Machi no kaasan no soba ni ite,
inaka no, hayashi no, ki no eda no,
kotori no sukake mo mina mieru.

Oki no, kojima no, katakage no,
iwa no awabi mo mina mieru.

Sora no, yuuyake no, kumo no ue,
tenshi no sugata mo yoku mieru.

Sonna ii me ga atta nara,
itsumo, kaasan no soba ni ite,
ironna koto wo miyou mo no.

SK258-sk4166

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Occhi Buoni (Una Buona Vista)

Se avessi gli occhi buoni per sparare,
mirando agli occhi dei piccioni
oltre quelle montagne,

Dalla città, stando accanto alla mamma,
vedrei i nidi degli uccellini
sui rami degli alberi
dei boschi di campagna.

E vedrei ogni conchiglia sulle rocce
all'ombra delle piccole isolette
che sono in mare aperto.

Potrei vedere gli angeli del cielo,
vederli sulle nuvole al tramonto.

Con occhi così buoni,
stando sempre accanto alla mamma,
vorrei vedere tante tante cose.


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Niwatori (La Gallina)

金子 みすゞ - にはとり

お年をとつた、にはとりは
荒れた畑に立つて居る

わかれたひよこは、どうしたか
畑に立つて、思つてる

草のしげつた、畑には
葱の坊主が三四本

よごれて、白いにはとりは
荒れた畑に立つてゐる*
Niwatori

Otoshi wo totta, niwatori wa
areta hatake ni tatte iru

Wakareta hiyoko wa, dou shita ka
hatake ni tatte, omotte'ru

Kusa no shigetta, hatake ni wa
negi no bouzu ga san yon(/shi)hon

Yogorete, shiroi niwatori wa
areta hatake ni tatte iru*

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の1冊目の単行本には、「よごれて」ではなく「よごれた」と載ってある。

UM033-um1052

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La Gallina

Una vecchia gallina
se ne sta [tutta sola]
nel campo abbandonato.

E, stando in mezzo al campo,
continua a domandarsi
cosa ne sarà stato
[dei figli], dei pulcini
da cui si è separata.

Nel campo, dove l'erba
cresceva rigogliosa,
spuntavano tre, quattro
boccioli* di cipolla.

Nel campo abbandonato
sta la gallina bianca,
ora tutta infangata.**

* Lett. Fiori (forse il motivo per cui le gallina è entrata nel campo, essendo simili per aspetto a dei pulcini -interpretazione).
** Lett. Sporca. Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 1, pag.52) al posto di "yogorete" è riportato "yogoreta".


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Shigatsu (Aprile)

金子 みすゞ - 四月

新しい御本、
新しい鞄に。

新しい葉つぱ、
新しい枝に。

新しいお日さま、
新しい空に。

新しい四月、
うれしい四月。
      Shigatsu

Atarashii gohon,
   atarashii kaban ni.

Atarashii happa,
   atarashii eda ni.

Atarashii ohisama,
   atarashii sora ni.

Atarashii shigatsu,
   ureshii shigatsu.

UM082-um1132

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Aprile*

Nella nuova cartella un libro nuovo.
Sui ramoscelli fresche foglioline.
Nel cielo nuovo un sole appena nato.
Il nuovo Aprile è un [mese fortunato].

* L'anno scolastico in Giappone inizia ad Aprile.
[] La traduzione letterale è "felice".



Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 16 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Samishii Oujo (La Principessa Triste)

金子 みすゞ - さみしい王女

つよい王子にすくはれて、
城へかへつた、おひめさま。

城はむかしの城だけど、
薔薇もかはらず咲くけれど、

なぜかさみしいおひめさま、
けふもお空を眺めてた。

 (魔法つかひはこはいけど、
   あのはてしないあを空を、
   白くかがやく翅のべて、
   はるかに遠く旅してた、
   小鳥のころがなつかしい。)

街の上には花が飛び、
城に宴はまだつづく。
それもさみしいおひめさま、
ひとり日暮の花園で、
眞紅な薔薇は見も向かず、
お空ばかりを眺めてた。
Samishii Oujo

Tsuyoi ouji ni sukuwarete,
shiro e kaetta, ohimesama.

Shiro wa mukashi no shiro dakedo,
bara mo kawarazu saku keredo,

nazeka samishii ohimesama,
kyou mo osora wo nagamete'ta.

   (mahoutsukai wa kowai kedo,
   ano hate shinai aozora wo,
   shiroku kagayaku hane nobete,
   harukani tooku tabi shite'ta,
   kotori no koro ga natsukashii.)

Machi no ue ni wa hana ga tobi,
shiro ni utage wa mada tsuzuku.
Sore mo samishii ohimesama,
hitori higure no hanazono de,
makkana bara wa mi mo mukazu,
osora bakari wo nagamete'ta.

SO045-so5064

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La Principessa Triste

Salvata da un principe [valoroso]*,
tornò la principessa al suo castello.

Anche se era un castello di una volta,
con le rose perennemente in fiore,

La principessa triste,
non si sa bene per quale ragione,
passava il giorno ad osservare il cielo.

   (Le streghe sono spaventose, è vero.
   Ma quanta nostalgia per l'uccellino
   che volava lontano, più lontano,
   in quello sconfinato cielo azzurro,
   spiegando le sue candide ali bianche!)**

I fiori ricoprivano le strade
e la festa al castello proseguiva.
Ma, nonostante questo,

la principessa triste, tutta sola,
nel giardino di fiori ormai al tramonto,
senza curarsi delle rose rosse,
dava lo sguardo unicamente al cielo.

* Lett. Forte. [] Alt. Coraggioso.
** E' la principessa che ricorda quando, trasformata in uccellino (kotori no koro), volava (lett. viaggiava) in cielo con le sue ali bianche (lett. splendenti di bianco).



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 10 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Bara no Machi (La Città delle Rose)

金子 みすゞ - 薔薇の町

つみどりの小徑、露のみち、
小みちの果ては、薔薇の家。

風吹きやゆれる薔薇の家、
ゆれてはかをる薔薇の家。

薔薇の小人はお窓から、
ちひさな、金の翅みせて、
おとなりさんと話してた。

とんとと扉をたたいたら、
窓も小人もみな消えて、
風にゆれてる花ばかり。

薔薇いろのあけがたに、
たづねていつた薔薇の町。

その日
わたしは蟻でした。
Bara no Machi

Midori no komichi, tsuyu no michi,
Komichi no hate wa, bara no ie.

Kaze fukya yureru bara no ie,
yurete wa kaoru bara no ie.

Bara no kobito wa omado kara,
chiisana, kin no hane misete,
otonari-san to hanashite'ta.

Tonto to doa wo tataitara,
mado mo kobito mo mina kiete,
kaze ni yurete'ru hana bakari.

Barairo no akegata ni,
tazunete itta bara no machi.

Sono hi
watashi wa ari deshita.

SK077-sk3120

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La Città delle Rose

Verde sentiero, strada di rugiada,
ed in fondo al sentiero delle case.*

Case di rose che tremano al vento,
case di rose che odorano al vento.**

Lo gnomo delle rose
dalla finestra parlava al vicino
mostrando una piccola piuma d'oro.

Bussando alla sua porta,
lo gnomo e la finestra son spariti,
nient'altro che fiori mossi dal vento.

La città delle rose
che ho visitato all'alba, [una mattina].***

Quel giorno ero una [piccola] formica.

* Nel testo originale "Casa/e di rose".
** Lett. Casa/e di rose che, se soffia il vento, oscillano. Casa/e di rose che, oscillando, profumano.
*** Nel testo originale "Alba rosata".
[] Aggiunte.



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 5 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Wasuremono (Oggetto Smarrito)

金子 みすゞ - 忘れもの

田舎の驛の待合室に、
しづかに夜は更けました。

いつのお汽車を待つのやら。
ふるい人形は、ただひとり。

しまひの汽車におどろいた、
蟲もひそひそ鳴くころに、

箒をもつたおぢいさん、
ぢつとみつめてをりました。

ふるい人形のかあさんは、
いく山さきを行くのやら。
とほく、こだまがひびきます。

田舎の驛は夜ふけて、
しづかに蟲が、ないてます。
Wasuremono

Inaka no eki no machiai ni,
shizukani yoru wa fukemashita.

Itsu no okisha wo matsu no yara.
Furui ningyou wa, tada hitori.

Shimai no kisha ni odoroita,
mushi mo hisohiso naku koro ni,

houki wo motta ojiisan,
jitto mitsumete orimashita.

Furui ningyou no kaasan wa,
iku yama saki wo iku no yara.
Tooku, kodama ga hibikimasu.

Inaka no eki wa yorufukete,
shizukani mushi ga, naite'masu.

SK097-sk3150

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Oggetto Smarrito

Scese la notte*, silenziosa,
nella sala d'attesa
di una stazione di campagna.

Chissà che treno sta aspettando,
la vecchia bambolina, tutta sola.

Mentre gli insetti,
sorpresi dall'ultimo treno,
cantavano sommessamente,

il vecchio con la scopa
si mise ad osservarla.

La mamma della vecchia bambolina
quante montagne avrà già attraversato?**
Risuona un'eco in lontananza.

A notte fonda,
nella stazione di campagna,
gli insetti cantano in silenzio.***

* Intendere - Era notte inoltrata, la notte avanzava lentamente.
** Intendere - Dove sarà?
*** Tranquillamente o a tono basso.



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 1 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Inaka (Campagna)

金子 みすゞ - 田舎

私は見たくてたまらない、

小さい蜜柑が蜜柑の木に
金色に熟れてゐるところを。

また無花果がまだ子供で
木に囓りついてゐるところを。

さうして麥の穂に風が吹き
雲雀が唄をうたふところを。

私は行きたくてたまらない、
雲雀がうたふのは春だらうけれど、
蜜柑の木にはいつ頃に
どんなお花が咲くだらう。

繪にしか見ない
田舎には、
繪にないことが
たくさんたくさん
あるだらうな。
Inaka

Watashi wa mitakute tamaranai,

Chiisai mikan ga mikan no ki ni
kin'iro ni urete iru tokoro wo.

Mata, ichijiku ga mada kodomo de
ki ni kajiritsuite iru tokoro wo.

Soushite mugi no ho ni kaze ga fuki
hibari ga uta wo utau tokoro wo.

Watashi wa ikitakute tamaranai,
hibari ga utau no wa haru darou keredo,
mikan no ki ni wa itsugoro ni
donna ohana ga saku darou.

E ni shika minai
inaka ni wa,
e ni nai koto ga
takusan takusan
aru darou na.

2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、かわってるところがいろいろある。
3-5-7)「ところ」ではなく、「とこ」。
6)それから、麦に風が吹き (sorekara, homugi ni kaze ga fuki)
11)「だろう」ではなく、「だろうな」 。
12)「しか」ではなく、「しきゃ」。
14)「きっと」と書いてある。

UM213-um2178

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Campagna

Quanto vorrei vedere,
vorrei vedere il luogo

dove sul mandarino
piccoli mandarini
maturano dorati,

e i fichi ancora acerbi
restano appesi ai rami*,

e dove il vento soffia
sulle spighe di grano,
e l'allodola canta!

Quanto vorrei davvero,
vorrei andare in quel luogo!

Cantano a primavera
le allodole, però
sul mandarino quando,
che fiori sbocceranno?

Nella campagna, quella
che vedo solo in quadro,
di certo ci saranno
tantissime altre cose
che nel quadro non sono.**

* Lett. Sono attaccati all'albero.
** Lett. Le cose che non sono nel quadro/disegno saranno certamente tantissime.

Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.178) sono presenti diversi cambiamenti:
3-5-7) Al posto di "tokoro" è riportato "toko".
6)
それから、麦に風が吹き. "Sorekara" al posto di "soushite" e "homugi" al posto di "mugi no ho". Il senso non cambia.
11) "Na" finale.
12) Al posto di "shika" è riportato "shikya".
14) E' presente l'avverbio "kitto" (di certo).


Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.