domenica 28 febbraio 2021

Kaneko Misuzu - Kisha no Mado kara (Dal Finestrino del Treno)

金子 みすゞ - 汽車の窓から

お山であかいは
あれはなに。

あれは櫨の木、櫨紅葉、
なにか怖いな、黒い赤。

お里であかいは
あれはなに。

あれは熟れてる柿の實よ、
見てもうまそな、黃いな赤。

お空であかいは
あれはなに。

あれはお汽車の燈のかげよ、
さみしい赤よ、亡い赤よ。
Kisha no Mado kara

O-yama de akai wa
are wa nani.

Are wa haji no ki, haji-momiji,
nanika kowai na, kuroi aka.

O-sato de akai wa
are wa nani.

Are wa urete'ru kaki no mi yo,
mite mo umasona, kiina aka.

O-sora de akai wa
are wa nani.

Are wa o-kisha no hi no kage yo,
samishii aka yo, nai aka yo.

SO142-so6022

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Dal Finestrino del Treno

Cos'è quel rosso lì in montagna?

Sono le foglie¹ degli haji²,
d'un rosso cupo, un po' inquietante.

E il rosso che c'è in quel villaggio?

Frutti maturi di kaki.
Rosso dorato ed invitante³.

E quel rosso lassù nel cielo?

La luce dei fari del treno.
Un rosso desolante, morto.*

¹ Foglie autunnali.
² 櫨 (haji o haze) è l'albero della cera giapponese.
³ Lett. Dall'aspetto delizioso, delizioso al solo guardarlo.
* Interpretazione. L'aggettivo 亡い (nai - morto, inesistente) potrebbe significare che, a differenza del rosso scuro delle foglie e del rosso arancio dei kaki, entrambi naturali e vivi, quello della luce del treno è un non rosso, un colore artificiale, senza vita. Il senso di tristezza è dato probabilmente dal fatto che, essendo calata la notte, è la sola cosa visibile.



Per la traduzione ©Febbraio2021 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.