lunedì 31 dicembre 2012

James Kirkup - Christ Rejected (Cristo Respinto)

Christ Rejected
 
In the life of the ugly,
The plain, the lonely, sometimes
A stranger of great beauty comes
With an ease almost holy.
 
They who were never loved,
Who worshipped from afar with scorn
The beauty of the nobly-born
For a moment felt themselves moved.
 
How can it be? Who is he?
A stranger of graet beauty,
With limbs perfect, smile all purity,
Comes, and gives his love to me?
 
It is as they tell us of
Jesus, loving the halt and the dumb,
Who, laying his hands upon lepers, did come
On earth, to give us of God's love.
 
How beautiful are thy feet with shoes.
The joints of thy thighs are as jewels,
The smell of thy nose like apples.
His legs are pillars of marble, his lips lilies...
 
The ugly believe, and know
That this is the love of Christ.
-But put an arm about the stranger's waist,
He melts away like snow.
 
The stranger of great beauty comes
And goes in lives that are plain,
Bringing love, but also fear; hope, but pain.
Ours are the hearts, but his the drums.
 
None can resist him, who are not
As perfect as he, but those sad fools
Who turn away as he comes with smiles,
And seek the comfort of the brothers he forgot.
 
From "White Shadows, Black Shadows" (Dent, London 1970)
 
*******************************************************
 
Cristo Respinto
 
Nella vita del brutto,
del semplice, del solitario, a volte
giunge un estraneo di grande bellezza
con una tranquillità quasi divina.
 
Quelli che non sono stati mai amati,
che adoravano da lontano con disprezzo
la bellezza della nobile nascita*,
per un momento si commossero.
 
Com'è possibile? Chi sarà mai?
Un estraneo di grande bellezza,
con membra perfette, sorriso puro,
viene a darmi il suo amore?
 
Proprio come ci raccontano
di Gesù, che amava l'infermo e il muto,
che, ponendo le sue mani sui lebbrosi, venne
sulla terra per farci dono dell'amore di Dio.
 
Come sono belli i tuoi piedi nelle scarpe!
I legamenti delle tue cosce sono come gioielli,
l'odore del tuo naso come di mele.
Le sue gambe sono colonne di marmo, le labbra dei gigli...
 
I brutti credono, e sanno
che questo è l'amore di Cristo.
-Ma metti un braccio attorno alla vita dell'estraneo,
lui scioglierà come neve.
 
L'estraneo di grande bellezza va
e viene nelle vite semplici,
portando amore, ma anche timore; speranza, ma sofferenza.
Nostri sono i cuori, ma suoi i tamburi.
 
Nessuno, che non sia perfetto quanto lui,
può resistergli, a parte quei tristi folli
che distolgono lo sguardo appena giunge sorridendo,
e cercano il conforto dei fratelli da lui dimenticati.
 
* Lett. Nato nobilmente.
 
Da "Ombre Bianche, Ombre Nere" (Dent, London 1970)
 
 
Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 26 dicembre 2012

Takahashi Mutsuo - Sugi (Il Cedro)

高橋 睦郎 - 杉
 
祖母は言った 「お前が生まれた日
山に杉を植えた 今日お前に与えるから
お前の住む小屋を建てるなり
売ってお金に替えるなりするがいい
私の乳房はしわしわの皮ぶくろ
お前に吸わせる乳はもう出ない」
おお 杉は私と同いどし 私は
鉞をふるって 抵抗する彼を切り倒し
刳りぬいて 匂いのいい棺を作ろうと思う
祖母を生きたまま押し込め 蓋を釘打ち
無月の音のない海に押し出そうと思う
それは大地ほど老いた祖母と
大空ほど若い杉との永遠の婚姻
生涯不幸だった祖母への私の贐け
杉と祖母と私しか知らない犯罪こそが
私の小屋 私はその小屋に住み
その小屋を死ぬまで持ち歩こうと思う
暗欝で臆病なカタツムリのように
 
二つの岸辺』より
 
*********************************************
 
Sugi
 
Sobo wa itta   Omae ga umareta hi
yama ni sugi wo ueta   Kyou omae ni ataeru kara
omae no sumu koya wo tateru nari
utte okane ni kaeru nari suru ga ii
Watashi no chibusa wa shiwashiwa no kawabukuro
omae ni suwaseru chichi wa mou denai
Oo   Sugi wa watashi to onaidoshi   Watashi wa
masakari wo furutte   teikou suru kare wo kiritaoshi
kurinuite   nioi no ii kan wo tsukurou to omou
Sobo wo ikita mama oshikome   futa wo kugi uchi
mugetsu no oto no nai umi ni oshidasou to omou
Sore wa daichi hodo oiita sobo to
oozora hodo wakai sugi to no eien no kon'in
shougai fukoudatta sobo e no watashi no hanamuke
Sugi to sobo to watashi shika shiranai hanzai koso ga
watashi no koya   Watashi wa sono koya ni sumi
sono koya wo shinu made mochiarukou to omou
an'utsu de akubyouna katatsumori no you ni
 
"Futatsu no Kishibe" yori
 
****************************************************
 
Il Cedro
 
Così disse la nonna    Il giorno in cui sei nato
è il giorno in cui ho piantato un cedro su in montagna
Ora  che è tuo*, puoi farne una casetta
in cui vivere o venderlo in cambio di denaro
Le mie mammelle ormai sono borracce rinsecchite
senza una goccia di latte da darti**
Oh... Il cedro avrebbe la mia stessa età
Brandendo un'ascia, abbatterò quel suo [legno] robusto
lo scaverò e ne farò una cassa profumata
poi ci chiuderò dentro la nonna ancora viva
sigillerò il coperchio con dei chiodi
e in una notte senza luna
la getterò nel mare silenzioso
Sarà l'unione eterna
tra una nonna vecchia quanto la terra
e un cedro nuovo***,  almeno quanto il cielo
mio regalo d'addio per una nonna
dalla vita infelice
Il crimine di cui soltanto io, la nonna e il cedro
saremo a conoscenza
sarà la mia piccola casa    La casa in cui vivrò
che porterò con me fino alla morte
come una vile e malinconica lumaca
 
* Lett. Dal momento che oggi te lo consegno.
** Lett. Latte da farti succhiare non ne esce.
*** Lett. Giovane.
[] Aggiunta.
 
Da "Futatsu no Kishibe" (Le Due Sponde)
 
 
Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 22 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Tsuchi to Kusa (Terra ed Erba)

金子 みすゞ - 土と草

母さん知らぬ
草の子を、
なん千萬の
草の子を、
土はひとりで
育てます。

草があをあを
茂つたら、
土はかくれて
しまふのに。
Tsuchi to Kusa

Kaasan shiranu
    kusa no ko wo,
      nansenman no
    kusa no ko wo,
tsuchi wa hitoride
    sodatemasu.

Kusa ga aoao
            shigettara,
tsuchi wa kakurete
       shimau no ni.

SK076-sk3118

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Terra ed Erba

La terra, tutta sola,
cresce milioni di piantine,
piantine d'erba che non sanno
chi sia la loro mamma.

Quando poi cresceranno
più verdi e rigogliose,
la terra finirà
con l'esserne nascosta.


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Inaka no E (Quadro di Campagna)

金子 みすゞ - 田舎の繪

私は田舎の繪をみます、
さびしいときは繪のなかの
白い小みちをまゐります。

向うに見えるは水車小舎
見えないけれどあの中にや
やさしい番人のお爺さん。
小舎の小かげにやぐみの木に
赤いぐみの實うれてませう。

こつちにみえる山蔭にや*
ちひさな村があるのです。

田舎の繪にある小みちには
たれもゐません靜かです。

表にや、せはしい人、くるま
それでも繪のなか靜かです
いつでも、しづかな日和です。*
Inaka no E

Watashi wa inaka no e wo mimasu,
sabishii toki wa e no naka no
shiroi komichi wo mairimasu.

Mukou ni mieru wa suishagoya
mienai keredo ano naka nya
yasashii bannin no ojiisan.
Koya no kokage nya gumi no ki ni
akai gumi no mi urete'masho.

Kocchi ni mieru yamakage nya*
chiisana mura ga aru no desu.

Inaka no e ni aru komichi ni wa
taremo imasen shizuka desu.

Omote nya, sewashii hito, kuruma
soredemo e no naka shizuka desu
itsudemo, shizukana hiyori desu.*

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、この二行が下のように載っている。
9)あすこにみえる山かげにゃ (asuko ni mieru yamakage nya)
15)いつでものどかな日和です (itsudemo nodokana hiyori desu)


UM200-um2160

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Quadro di Campagna

Osservo un quadro di campagna.
Quando mi sento triste,
vago per quel sentiero bianco
all'interno del quadro.

Proprio laggiù, dentro al mulino,
anche se non si vede,
c'è un gentile, anziano custode.
All'ombra della piccola casetta,
sui rami d'olivastro,
staranno maturando bacche rosse.

E all'ombra di quelle montagne,*
un piccolo villaggio.

Per le piccole strade
nel quadro di campagna
nient'altro che il silenzio.**

Fuori, la gente indaffarata, le auto.
Dentro al quadro, il silenzio,
giornate sempre calme.*

* Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.160) ai versi 9 e 15 sono presenti le seguenti variazioni:
9)
あすこにみえる山かげにゃ (all'ombra delle montagne che si vedono laggiù).
15)
いつでものどかな日和です (giornate sempre calme).
** Lett. Non c'è nessuno, sono silenziose. 


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Ii Me (Occhi Buoni - Una Buona Vista)

金子 みすゞ - いい眼

山のむかうの鳩の眼を、
ねらつて鐵砲が射てるよな、
いい眼が私にあつたなら、

町のかあさんのそばにゐて、
田舎の、林の、木の枝の、
小鳥の巢かけもみな見える。

沖の、小島の、片かげの、
岩の鮑もみなみえる。

空の、夕燒の、雲のうへ、
天使のすがたもよくみえる。

そんないい眼があつたなら、
いつも、母さんのそばにゐて、
いろんなことをみようもの。
Ii Me

Yama no mukau no hato no me wo,
neratte teppo ga uteru yona,
ii me ga watashi ni atta nara,

Machi no kaasan no soba ni ite,
inaka no, hayashi no, ki no eda no,
kotori no sukake mo mina mieru.

Oki no, kojima no, katakage no,
iwa no awabi mo mina mieru.

Sora no, yuuyake no, kumo no ue,
tenshi no sugata mo yoku mieru.

Sonna ii me ga atta nara,
itsumo, kaasan no soba ni ite,
ironna koto wo miyou mo no.

SK258-sk4166

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Occhi Buoni (Una Buona Vista)

Se avessi gli occhi buoni per sparare,
mirando agli occhi dei piccioni
oltre quelle montagne,

Dalla città, stando accanto alla mamma,
vedrei i nidi degli uccellini
sui rami degli alberi
dei boschi di campagna.

E vedrei ogni conchiglia sulle rocce
all'ombra delle piccole isolette
che sono in mare aperto.

Potrei vedere gli angeli del cielo,
vederli sulle nuvole al tramonto.

Con occhi così buoni,
stando sempre accanto alla mamma,
vorrei vedere tante tante cose.


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Niwatori (La Gallina)

金子 みすゞ - にはとり

お年をとつた、にはとりは
荒れた畑に立つて居る

わかれたひよこは、どうしたか
畑に立つて、思つてる

草のしげつた、畑には
葱の坊主が三四本

よごれて、白いにはとりは
荒れた畑に立つてゐる*
Niwatori

Otoshi wo totta, niwatori wa
areta hatake ni tatte iru

Wakareta hiyoko wa, dou shita ka
hatake ni tatte, omotte'ru

Kusa no shigetta, hatake ni wa
negi no bouzu ga san yon(/shi)hon

Yogorete, shiroi niwatori wa
areta hatake ni tatte iru*

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の1冊目の単行本には、「よごれて」ではなく「よごれた」と載ってある。

UM033-um1052

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La Gallina

Una vecchia gallina
se ne sta [tutta sola]
nel campo abbandonato.

E, stando in mezzo al campo,
continua a domandarsi
cosa ne sarà stato
[dei figli], dei pulcini
da cui si è separata.

Nel campo, dove l'erba
cresceva rigogliosa,
spuntavano tre, quattro
boccioli* di cipolla.

Nel campo abbandonato
sta la gallina bianca,
ora tutta infangata.**

* Lett. Fiori (forse il motivo per cui le gallina è entrata nel campo, essendo simili per aspetto a dei pulcini -interpretazione).
** Lett. Sporca. Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 1, pag.52) al posto di "yogorete" è riportato "yogoreta".


Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

Kaneko Misuzu - Shigatsu (Aprile)

金子 みすゞ - 四月

新しい御本、
新しい鞄に。

新しい葉つぱ、
新しい枝に。

新しいお日さま、
新しい空に。

新しい四月、
うれしい四月。
      Shigatsu

Atarashii gohon,
   atarashii kaban ni.

Atarashii happa,
   atarashii eda ni.

Atarashii ohisama,
   atarashii sora ni.

Atarashii shigatsu,
   ureshii shigatsu.

UM082-um1132

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Aprile*

Nella nuova cartella un libro nuovo.
Sui ramoscelli fresche foglioline.
Nel cielo nuovo un sole appena nato.
Il nuovo Aprile è un [mese fortunato].

* L'anno scolastico in Giappone inizia ad Aprile.
[] La traduzione letterale è "felice".



Per la traduzione ©Dicembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 16 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Samishii Oujo (La Principessa Triste)

金子 みすゞ - さみしい王女

つよい王子にすくはれて、
城へかへつた、おひめさま。

城はむかしの城だけど、
薔薇もかはらず咲くけれど、

なぜかさみしいおひめさま、
けふもお空を眺めてた。

 (魔法つかひはこはいけど、
   あのはてしないあを空を、
   白くかがやく翅のべて、
   はるかに遠く旅してた、
   小鳥のころがなつかしい。)

街の上には花が飛び、
城に宴はまだつづく。
それもさみしいおひめさま、
ひとり日暮の花園で、
眞紅な薔薇は見も向かず、
お空ばかりを眺めてた。
Samishii Oujo

Tsuyoi ouji ni sukuwarete,
shiro e kaetta, ohimesama.

Shiro wa mukashi no shiro dakedo,
bara mo kawarazu saku keredo,

nazeka samishii ohimesama,
kyou mo osora wo nagamete'ta.

   (mahoutsukai wa kowai kedo,
   ano hate shinai aozora wo,
   shiroku kagayaku hane nobete,
   harukani tooku tabi shite'ta,
   kotori no koro ga natsukashii.)

Machi no ue ni wa hana ga tobi,
shiro ni utage wa mada tsuzuku.
Sore mo samishii ohimesama,
hitori higure no hanazono de,
makkana bara wa mi mo mukazu,
osora bakari wo nagamete'ta.

SO045-so5064

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La Principessa Triste

Salvata da un principe [valoroso]*,
tornò la principessa al suo castello.

Anche se era un castello di una volta,
con le rose perennemente in fiore,

La principessa triste,
non si sa bene per quale ragione,
passava il giorno ad osservare il cielo.

   (Le streghe sono spaventose, è vero.
   Ma quanta nostalgia per l'uccellino
   che volava lontano, più lontano,
   in quello sconfinato cielo azzurro,
   spiegando le sue candide ali bianche!)**

I fiori ricoprivano le strade
e la festa al castello proseguiva.
Ma, nonostante questo,

la principessa triste, tutta sola,
nel giardino di fiori ormai al tramonto,
senza curarsi delle rose rosse,
dava lo sguardo unicamente al cielo.

* Lett. Forte. [] Alt. Coraggioso.
** E' la principessa che ricorda quando, trasformata in uccellino (kotori no koro), volava (lett. viaggiava) in cielo con le sue ali bianche (lett. splendenti di bianco).



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 10 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Bara no Machi (La Città delle Rose)

金子 みすゞ - 薔薇の町

つみどりの小徑、露のみち、
小みちの果ては、薔薇の家。

風吹きやゆれる薔薇の家、
ゆれてはかをる薔薇の家。

薔薇の小人はお窓から、
ちひさな、金の翅みせて、
おとなりさんと話してた。

とんとと扉をたたいたら、
窓も小人もみな消えて、
風にゆれてる花ばかり。

薔薇いろのあけがたに、
たづねていつた薔薇の町。

その日
わたしは蟻でした。
Bara no Machi

Midori no komichi, tsuyu no michi,
Komichi no hate wa, bara no ie.

Kaze fukya yureru bara no ie,
yurete wa kaoru bara no ie.

Bara no kobito wa omado kara,
chiisana, kin no hane misete,
otonari-san to hanashite'ta.

Tonto to doa wo tataitara,
mado mo kobito mo mina kiete,
kaze ni yurete'ru hana bakari.

Barairo no akegata ni,
tazunete itta bara no machi.

Sono hi
watashi wa ari deshita.

SK077-sk3120

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La Città delle Rose

Verde sentiero, strada di rugiada,
ed in fondo al sentiero delle case.*

Case di rose che tremano al vento,
case di rose che odorano al vento.**

Lo gnomo delle rose
dalla finestra parlava al vicino
mostrando una piccola piuma d'oro.

Bussando alla sua porta,
lo gnomo e la finestra son spariti,
nient'altro che fiori mossi dal vento.

La città delle rose
che ho visitato all'alba, [una mattina].***

Quel giorno ero una [piccola] formica.

* Nel testo originale "Casa/e di rose".
** Lett. Casa/e di rose che, se soffia il vento, oscillano. Casa/e di rose che, oscillando, profumano.
*** Nel testo originale "Alba rosata".
[] Aggiunte.



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 5 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Wasuremono (Oggetto Smarrito)

金子 みすゞ - 忘れもの

田舎の驛の待合室に、
しづかに夜は更けました。

いつのお汽車を待つのやら。
ふるい人形は、ただひとり。

しまひの汽車におどろいた、
蟲もひそひそ鳴くころに、

箒をもつたおぢいさん、
ぢつとみつめてをりました。

ふるい人形のかあさんは、
いく山さきを行くのやら。
とほく、こだまがひびきます。

田舎の驛は夜ふけて、
しづかに蟲が、ないてます。
Wasuremono

Inaka no eki no machiai ni,
shizukani yoru wa fukemashita.

Itsu no okisha wo matsu no yara.
Furui ningyou wa, tada hitori.

Shimai no kisha ni odoroita,
mushi mo hisohiso naku koro ni,

houki wo motta ojiisan,
jitto mitsumete orimashita.

Furui ningyou no kaasan wa,
iku yama saki wo iku no yara.
Tooku, kodama ga hibikimasu.

Inaka no eki wa yorufukete,
shizukani mushi ga, naite'masu.

SK097-sk3150

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Oggetto Smarrito

Scese la notte*, silenziosa,
nella sala d'attesa
di una stazione di campagna.

Chissà che treno sta aspettando,
la vecchia bambolina, tutta sola.

Mentre gli insetti,
sorpresi dall'ultimo treno,
cantavano sommessamente,

il vecchio con la scopa
si mise ad osservarla.

La mamma della vecchia bambolina
quante montagne avrà già attraversato?**
Risuona un'eco in lontananza.

A notte fonda,
nella stazione di campagna,
gli insetti cantano in silenzio.***

* Intendere - Era notte inoltrata, la notte avanzava lentamente.
** Intendere - Dove sarà?
*** Tranquillamente o a tono basso.



Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 1 dicembre 2012

Kaneko Misuzu - Inaka (Campagna)

金子 みすゞ - 田舎

私は見たくてたまらない、

小さい蜜柑が蜜柑の木に
金色に熟れてゐるところを。

また無花果がまだ子供で
木に囓りついてゐるところを。

さうして麥の穂に風が吹き
雲雀が唄をうたふところを。

私は行きたくてたまらない、
雲雀がうたふのは春だらうけれど、
蜜柑の木にはいつ頃に
どんなお花が咲くだらう。

繪にしか見ない
田舎には、
繪にないことが
たくさんたくさん
あるだらうな。
Inaka

Watashi wa mitakute tamaranai,

Chiisai mikan ga mikan no ki ni
kin'iro ni urete iru tokoro wo.

Mata, ichijiku ga mada kodomo de
ki ni kajiritsuite iru tokoro wo.

Soushite mugi no ho ni kaze ga fuki
hibari ga uta wo utau tokoro wo.

Watashi wa ikitakute tamaranai,
hibari ga utau no wa haru darou keredo,
mikan no ki ni wa itsugoro ni
donna ohana ga saku darou.

E ni shika minai
inaka ni wa,
e ni nai koto ga
takusan takusan
aru darou na.

2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、かわってるところがいろいろある。
3-5-7)「ところ」ではなく、「とこ」。
6)それから、麦に風が吹き (sorekara, homugi ni kaze ga fuki)
11)「だろう」ではなく、「だろうな」 。
12)「しか」ではなく、「しきゃ」。
14)「きっと」と書いてある。

UM213-um2178

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Campagna

Quanto vorrei vedere,
vorrei vedere il luogo

dove sul mandarino
piccoli mandarini
maturano dorati,

e i fichi ancora acerbi
restano appesi ai rami*,

e dove il vento soffia
sulle spighe di grano,
e l'allodola canta!

Quanto vorrei davvero,
vorrei andare in quel luogo!

Cantano a primavera
le allodole, però
sul mandarino quando,
che fiori sbocceranno?

Nella campagna, quella
che vedo solo in quadro,
di certo ci saranno
tantissime altre cose
che nel quadro non sono.**

* Lett. Sono attaccati all'albero.
** Lett. Le cose che non sono nel quadro/disegno saranno certamente tantissime.

Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.178) sono presenti diversi cambiamenti:
3-5-7) Al posto di "tokoro" è riportato "toko".
6)
それから、麦に風が吹き. "Sorekara" al posto di "soushite" e "homugi" al posto di "mugi no ho". Il senso non cambia.
11) "Na" finale.
12) Al posto di "shika" è riportato "shikya".
14) E' presente l'avverbio "kitto" (di certo).


Per la traduzione ©Novembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 28 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Hanabira no Nami (Mare di Petali)

金子 みすゞ - 花びらの波*

お家の軒にも花が散る。
丘のうへでも花が散る。
日本中に花が散る。

日本中に散る花を
あつめて海に浮べましよ。

そして靜かなくれ方に、
赤いお船でぎいちらこ
色とりどりの花びらの
お花の波にゆすられて
とほい沖までまゐりましよ。
Hanabira no Nami*

O-uchi no noki ni mo hana ga chiru.
Oka no ue de mo hana ga chiru.
Nihonjuu ni hana ga chiru.

Nihonjuu ni chiru hana wo
atsumete umi ni ukabemasho.

Soshite shizukana kuregata ni,
akai o-fune de giichirako
irotoridori no hanabira no
o-hana no nami ni yusurarete
tooi oki made mairimasho.

* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、違ってるところがいろいろある。
歌題は「花びらの海」である。
1)草屋の軒に花が散る (souoku/kusaya no noki ni hana ga chiru)
8)
色とりどりのうつくし い (irotoridori no utsukushii)

UM153-um2090

*****************************************************************

Mare di Petali*

Sui tetti** delle case
come sulle colline
cadono fiori e fiori,
così in tutto il Giappone.

Raccoglierò quei fiori,***
e [nell'acqua] del mare
li lascerò fluttuare.

Poi, in una notte calma,
su di una barca rossa,
cullata dalle onde
di quei meravigliosi
fiori multicolori,
andrò fino al lontano
lontano mare aperto.

* Lett. Onde di Petali.  Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 2, pag.90) sono presenti diversi cambiamenti:
Il titolo della poesia è「花びらの海」(Hanabira no Umi - Mare di Petali).
1) Al posto di "o-uchi" è riportato "souoku/kusaya" (capanni).
8)
Al posto di "hanabira no" è riportato "utsukushii" (meravigliosi).

** Lett. cornicioni.
*** Lett. I fiori che cadono in tutto il Giappone.
[] Aggiunta.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

giovedì 22 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Ryoushi no Ojisan (Il Pescatore)

金子 みすゞ - 漁夫の小父さん

漁夫の小父さん、その舟に、
私をのせて下さいな。

ほらほら、向うにみえてゐる、
きれいな雲がむくむくと、
海から湧いてるところまで、
私と行つて下さいな。

ひとつきりしきやないけれど、
私のお人形あげませう、
それから、金魚もあげませう。

漁夫の小父さん、その舟に、
私をのせて下さいな。
Ryoushi no Ojisan

Ryoushi no ojisan, sono fune ni,
watashi wo nosete kudasai na.

Hora hora, mukau ni miete iru,
kireina kumo ga mukumuku to,
umi kara waite'ru tokoro made,
watashi to itte kudasai na.

Hitotsu kiri shikya nai keredo,
watashi no o-ningyou agemashou,
sorekara, kingyo mo agemashou.

Ryoushi no ojisan, sono fune ni,
watashi wo nosete kudasai na.

UM095-um1154

*****************************************************************

Il Pescatore

Ti prego, signor pescatore,
sulla barca fammi salire!

Ti prego, dai, andiamo insieme
dove quella nuvola -Guarda!
Laggiù la si riesce a vedere-
spunta così bella dal mare!*

Non ho altro che questo, però
ti darò la mia bambolina
e ti darò anche un pesce rosso.

Ti prego, signor pescatore,
sulla barca fammi salire!

* Lett. Portami con te fino al luogo in cui quelle belle nuvole che si vedono laggiù spuntano dal mare.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 17 novembre 2012

Saijou Yaso - Fuyu no Asa no Buranko (Altalena in un Mattino d'Inverno)

西條 八十 - 冬の朝の鞦韆

雪のうへの
無数の点々
黒い鴉、―
舗石みちを
誰ひとり通らない。

五階の窓際に
赤い紐で吊つた鞦韆、
私はそれに縋り
とほく街路を眺める。

いつまでも夜明けぬ朝、
灰色の空の下に
病んだやうな家々、鴉、雪、
私はくづをれたこころで、冷たく、
右手のペパーミントを啜る。

春はなぜ遅いのか、
待ちわびてゐる春よ、―
私は叫ぶ、なま白く瘦せた腕を
赤い緒紐に絡めて。

鞦韆はゆれる、空虚に、をとなしく、
一、二、三、
しかし雪は食塩のやうに再び落ちそめ、
鴉のむれは
ぢつとして動かない。 

砂金よ り

********************** 

Fuyu no Asa no Buranko

Yuki no ue no
musuu no tenten
kuroi karasu, ―
shikiishi michi wo
tarehitori tooranai.

Gokai no madogiwa ni
akai himo de tsutta buranko,
watashi wa sore ni sugari
tooku gairo wo nagameru.

Itsumademo yoakenu asa,
haiiro no sora no shita ni
yanda youna ieie, karasu, yuki,
watashi wa kuzuoreta kokoro de, tsumetaku,
migite no peppermint wo susuru.

Haru wa naze osoi no ka,
michiwabite iru haru yo, ―
Watashi wa sakebu, namajiroku yaseta ude wo
akai ohimo ni karamete.

Buranko wa yureru, kuukyo ni, otonashiku,
ichi, ni, san,
shikashi yuki wa shokuen no youni futatabi ochisome,
karasu no mure wa
jitto shite ugokanai.

"Sakin" yori

******************************** 

Altalena in un Mattino d'Inverno

Come infiniti punti sulla neve,
dei corvi neri -
nessun passante per la strada.

Sulla finestra al quinto piano, appesa
con delle corde rosse, un'altalena
a cui mi aggrappo e osservo
le strade in lontananza.

Un mattino che mai sembra arrivare,
sotto quel cielo grigio, color cenere,
case come malate, corvi, neve,
io, con l'animo affranto, freddamente,
a sorbire la menta
nella mia mano destra.

Perché tarda così la primavera?
Mi son proprio stufato di aspettare!
- grido, avvolgendo le mie braccia
pallidamente magre
a quelle corde rosse.

Dondola a vuoto l'altalena, in silenzio,
uno, due, tre,
però la neve, come sale,
inizia di nuovo a cadere,
e lo stormo di corvi
resta immobile, fermo.

Da "Sakin" (Polvere d'Oro)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 14 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Otona no Omocha (I Giochi dei Grandi)

金子 みすゞ - 大人のおもちや

大人は大きな鍬もつて、
畠へ土をほりにゆく。

大人は大きな舟こいで、
沖へお魚採りにゆく。

さうして大人の大將は、
ほんとの兵隊もつてゐる。

私のちひさな兵隊は、
ものも言はない、動かない。

私のお舟はすぐ覆る、
私のシャベルはもう折れた。

おもへばさびしい、つまらない、
大人のおもちやを持ちたいな。
Otona no Omocha

Otona wa ookina kuwa motte,
hatake e tsuchi wo hori ni yuku.

Otona wa ookina fune koide,
oki e o-sakana tori ni yuku.

Soushite otona no taishou wa,
honto no heitai motte iru.

Watashi no chiisana heitai wa,
mono mo iwanai, ugokanai.

Watashi no o-fune wa sugu kayaru,
watashi no shovel wa mou oreta.

Omoeba sabishii, tsumaranai,
otona no omocha wo mochitai na.

UM171-um2114

*****************************************************************

I Giochi dei Grandi

I grandi, con enormi zappe,
vanno per i campi a zappare.

I grandi, sopra enormi barche,
vanno in mare aperto a pescare.

Eppoi i generali dei grandi
hanno veri e propri soldati.

Il mio soldatino, al contrario,
non parla e neppure si muove.

La mia barca subito affonda*,
la paletta s'è già spezzata.

A pensarci, quanto vorrei,
quanto vorrei avere i [bei] giochi
di quei grandi tristi e noiosi!

* Lett. Si rovescia, si ribalta.
[] Aggiunta.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

venerdì 9 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Kanzashi (Il Fermaglio)

金子 みすゞ - かんざし

誰も知らない、
あのかんざしに、
千代紙着せて
あそんだことを。
    母さまはお湯だつたし、
    兄さんはお使ひだつたし……。

誰が見てゐた、
あのかんざしを、
そつとかくして
しまつたことを。
    お日さまは沈んでたし、
    お月さまはまだだつたし……。

誰がみつけよ、
あのかんざしの、
花のおくびが
もげてることを。
    晝間も暗い隅つこだし、
    金銀草は茂つてゐるし……。

誰も知らない
誰も知らない。
Kanzashi

Daremo shiranai,
ano kanzashi ni,
chiyogami kisete
asonda koto wo.
    Kaasama wa obuu dattashi,
    niisan wa otsukai dattashi...

Dare ga mite ita,
ano kanzashi wo,
sotto kakushite
shimatta koto wo.
    Ohisama wa shizunde'tashi,
    otsukisama wa mada dattashi...

Dare ga mitsuke yo,
ano kanzashi no,
hana no okubi ga
mogete'ru koto wo.
    Hiruma mo kurai sumikko dashi,
    kinginsou wa shigette irushi...

Daremo shiranai
Daremo shiranai.

UM241-um2220

*****************************************************************

Il Fermaglio

Nessuno saprà mai
che mi son divertita
vestendo quel fermaglio
di carta colorata.
    La mamma era nel bagno,
    mio fratello in faccende.*

Chi m'avrà vista mai
nascondere in segreto
quel [piccolo] fermaglio?
    Il Sole era al tramonto,
    la Luna ancor non c'era.

Chi s'accorgerà mai
che il fiore del fermaglio
se n'è venuto via?
    Il giorno è in un cantuccio,
    l'erba è d'oro e d'argento.**

Nessuno saprà mai
nessuno saprà mai.

* Lett. Mio fratello era in commissioni.
** Lett. Il giorno è (in) un cantuccio oscuro, cresce rigogliosa la godiera (pianta erbacea dai fiori bianchi).
[] Aggiunta.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 3 novembre 2012

Kaneko Misuzu - Me no nai Onma (Il Cavallo senza Occhi)

金子 みすゞ - 目のないお馬

ぶりきのお馬は
目なし馬。
ぶりきの騎兵は急ごにも、
お馬目なしで路みえぬ。

ぶりきの騎兵にたたかれて、
めくらめつぽに駈け出して、
蕎麥の林を駈けぬけて、
紅い犬蓼とびこえて、
一本榎にぶつかつて、

ぶりきのお馬は泣き出した、
ぶりきの騎兵も泣き出した。
Me no nai Onma

Buriki no onma wa
me nashi uma.
Buriki no kihei wa isogo ni mo,
onma me nashi de michi mienu.

Buriki no kihei ni tatakarete,
mekurameppo ni kakedashite,
soba no hayashi wo kakenukete,
akai inutade tobikoete,
ippon enoki ni butsukatte,

buriki no onma wa nakidashita,
buriki no kihei mo nakidashita.

UM058-um1092

*****************************************************************

Il Cavallo senza Occhi

Il cavallo di latta era cieco,
al cavallo mancavano gli occhi.
Anche se il cavaliere di latta
in gran fretta voleva spronarlo,
al cavallo era oscura la strada.*

Così, dal cavaliere sferzato,
iniziò a galoppare alla cieca
attraverso dei campi di grano,
calpestando rosse persicarie,
e, scontratosi contro un lodogno,

scoppiò in pianto il cavallo di latta,
scoppiò in lacrime anche il cavaliere.

* Lett. Anche se il cavaliere di latta ha fretta, il cavallo, senza occhi, non è in grado di vedere la strada.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 31 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Tōrō Nagashi (La Cerimonia delle Lanterne)

金子 みすゞ - 燈籠ながし

昨夜流した
燈籠は、
ゆれて流れて
どこへ行た。

西へ、西へと
かぎりなく、
海とお空の
さかひまで。

ああ、けふの、
西のおそらの
あかいこと。
Tōrō Nagashi

Yuube nagashita
tourou wa,
yurete nagarete
doko e ita.

Nishi e, nishi e to
kagirinaku,
umi to o-sora no
sakai made.

Aa, kyou no,
nishi no o-sora no
akai koto.

UM078-um1126

*****************************************************************

La Cerimonia delle Lanterne

La lanterna che la scorsa notte
ho lasciato andare alla deriva,
ondeggiando, dove sarà andata?

Senza sosta, ad ovest, occidente,
fino al confine tra il cielo e il mare.

Sarà il rosso nel cielo di oggi,
sarà il rosso del cielo a occidente.


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 28 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Tejinashi no Tenohira (Le Mani del Prestigiatore)

金子 みすゞ - 手品師の掌

桃からうまれる桃太郎さん、
瓜からうまれる瓜姫さん。

卵からうまれる鷄さん、
種からうまれる木のこども。

山からうまれるお日いさま、
海からうまれる雲の峯。

白いお鳩は手品師の、
お掌のなかからうまれてた。

私も、どこぞの手品師の、
お掌のなかからうまれたか。
Tejinashi no Tenohira

Momo kara umareru Momotarou-san,
uri kara umareru Urihime-san.

Tamago kara umareru niwatori-san,
tane kara umareru ki no kodomo.

Yama kara umareru ohiisama,
umi kara umareru kumo no mine.

Shiroi o-hato wa tejinashi no,
otete no naka kara umarete'ta.

Watashi mo, dokozo no tejinashi no,
otete no naka kara umareta ka.

UM181-um2128

*****************************************************************

Le Mani del Prestigiatore*

Momotarou-san da una pesca,
Urihime-san da una zucca.

Dall'uovo nasce la gallina,
il piccolo albero da un seme.

Spunta il Sole dalle montagne,
creste di nuvole dal mare.

Bianche colombe sono nate
in mano ad un prestigiatore.

Sarò nata anch'io, come loro,
per mano d'un prestigiatore?**

* Lett. I palmi delle mani.
** Lett. Dalle mani di un prestigiatore di un qualche luogo.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

giovedì 25 ottobre 2012

Takahashi Mutsuo - Tegami (La Lettera)

高橋 睦郎 - 手紙

手紙を書く
きみに宛てて書く
だが
ぼくが書く時
手紙を読む明日のきみは
まだ存在しないし
きみが読む時
手紙を書いた今日のぼくは
すでに存在しない
まだ存在しない者と
すでに存在しばい者
とのあいだの手紙
それは存在するのか

*

手紙を読む
きみが書いた手紙を読む
まだ存在しないぼくに宛てて
すでに存在しないきみが書いた
きみの筆跡が ぼくを
薔薇いろの幸福で包む
あるいは
菫いろの絶望に浸す
手紙を書いた昨日のきみは
書き終えると同時に存在を止めた光源
手紙を読む今日のぼくは
その時点では存在しなかった目
存在しない光源と
存在しなかった目
のあいだにある手紙の本質は
存在しない天体から
存在しなかった天体へ
闇を超えて届けられる光
それは存在するのか

*

手紙を読む
昨日存在せず
今日も存在しない
遠い明日の彼が
今日存在しない昨日のきみの
昨日存在しなかった今日のぼくへ
書いた手紙を読んで
薔薇いろの幸福の反射を受ける
あるいは
菫いろの絶望の投影に翳る
存在しない者から
存在しなかった者に宛てられ
別の存在しなかった者が眺しむ光
無から無へ放射され
屈折して さらに別の無へ
光の渡る深淵
それは存在するのか

二つの岸辺』より

************************

Tegami

Tegami wo kaku
kimi ni atete kaku
Daga
boku ga kaku toki
tegami wo yomu ashita no kimi wa
mada sonzaishinai shi
Kimi ga yomu toki
tegami wo kaita kyou no boku wa
sudeni sonzaishinai
Mada sonzaishinai mono to
sudeni sonzaishinai mono
to no aida no tegami
sore wa sonzaisuru no ka

*

Tegami wo yomu
kimi ga kaita tegami wo yomu
mada sonzaishinai boku ni atete
sudeni sonzaishinai kimi ga kaita
Kimi no hisseki ga boku wo
barairo no koufuku de tsutsumu
aruiwa
sumireiro no zetsubou ni hitasu
Tegami wo kaita kinou no kimi wa
kakioeru to douji ni sonzai wo yameta kougen
Tegami wo yomu kyou no boku wa
sono jiten de wa sonzaishinakatta me
Sonzaishinai kougen to
sonzaishinakatta me
no aida ni aru tegami no honshitsu wa
sonzaishinai tentai kara
sonzashinakatta tentai e
yami wo koete todokerareru hikari
sore wa sonzaisuru no ka

*

Tegami wo yomu
Kinou sonzaisezuni
kyou mo sonzaishinai
tooi ashita no kare ga
kyou sonzaishinai kinou no kimi no
kinou sonzaishinakatta kyou no boku e
kaita tegami wo yonde
barairo no koufuku no hansha wo ukeru
aruiwa
sumireiro no zetsubou no touei ni kageru
Sonzaishinai mono kara
sonzaishinakatta mono ni aterare
betsu no sonzaishinakatta mono ga nagashimu (?) hikari
nai kara nai e houshasare
kussetsushite sarani betsu no nai e
hikari no wataru shin'en
sore wa sonzaisuru no ka

"Futatsu no Kishibe" yori

************************

La Lettera

Scrivo una lettera
una lettera indirizzata a te
Però
mentre sto scrivendo
il te di domani che la leggerà
ancora non esiste
E quando la leggerai
il me di oggi che l'ha scritta
non esisterà più
Una lettera tra una persona
che ancora non esiste
ed una che non esiste più
può esistere?

*

Leggo una lettera
la lettera che hai scritto
la lettera che tu che non esisti più
hai indirizzato al me che ancora non esisteva
La tua calligrafia mi avvolge
d'una felicità rosea
o
mi sprofonda in una disperazione viola
Tu che ieri hai scritto questa lettera
sei la sorgente di luce che ha cessato di esistere
nel momento in cui hai terminato di scrivere
Io che oggi leggo la lettera
sono l'occhio che allora ancora non esisteva
La sostanza di una lettera
tra una sorgente di luce che non esiste
e un occhio che non esisteva
da parte di un'anima che non esiste
a un'anima che non esisteva
una luce giunta attraverso l'oscurità
si può dire che esista?

*

Leggerà la lettera
Il lui d'un lontano domani
che non esisteva ieri
come non esiste oggi
leggendo la lettera scritta
dal te di ieri che oggi non esiste
al me di oggi che ieri non esisteva
riceverà il riflesso d'una felicità rosea
o
sarà oscurato dall'ombra di una disperazione viola
Una luce indirizzata da una persona che non esiste
ad una che non esisteva
e che un'altra persona che non esisteva osserva
dal nulla irradiata verso il nulla
e, per rifrazione, ad altro nulla
un abisso attraversato da luce
può tutto questo esistere?

Da "Futatsu no Kishibe" (Le Due Sponde)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 22 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Hi no Hikari (Raggi di Sole)

金子 みすゞ - 日の光

おてんと様のお使ひが
揃つて空をたちました。
みちで出逢つてみなみ風、
(何しに、どこへ。)とききました。

一人は答へていひました。
(この「明るさ」を地に撒くの、
みんながお仕事できるやう。)

一人はさもさも嬉しさう。
(私はお花を咲かせるの、
世界をたのしくするために。)

一人はやさしく、おとなしく、
(私は清いたましひの、
のぼる反り橋かけるのよ。)

残つた一人はさみしさう。
(私は「影」をつくるため、
やつぱり一しよにまゐります。)
Hi no Hikari

Otentosama no otsukai ga
sorotte sora wo tachimashita.
Michi de deatte minami kaze,
(Nani shi ni, doko e.) to kikimashita.

Hitori wa kotaete iimashita.
(Kono "akarusa" wo chi ni maku no,
minna ga o-shigoto dekiru you.)

Hitori wa samosamo ureshisou.
(Watashi wa o-hana wo sakaseru no,
sekai wo tanoshiku suru tame ni.)

Hitori wa yasashiku, otonashiku,
(Watashi wa kiyoi tamashii no,
noboru sorihashi kakeru no yo.)

Nokotta hitori wa samishisou.
(Watashi wa "kage" wo tsukuru tame,
yappari isshoni mairimasu.)

2004年の『金子みすゞ童謡全集』の2冊目の単行本には、違ってるところがいろいろある。
4)なにしにゆくの、とききまし た (nani shi ni yuku no, to kikimashita)
5)
ひとりのお使いがいいまし た (hitori no otsukai ga iimashita)
6)ひかりの粉を地に撒く の (hikari no kona wo chi ni maku no)
8)ひとりはほんとに嬉しそ う (hitori wa hontoni ureshisou)
11)ひとりのお使いやさしい 子 (hitori no otsukai yasashii ko)

UM169-um2112

*****************************************************************

Raggi di Sole

Tutti i messaggeri del Sole
assieme sostavano in cielo.
Incontrato lungo la strada,
il Vento del Sud chiese loro:
"Dite un po', che andate facendo?"

Rispose così un messaggero:
"Spargo in terra grani di luce*
perché si possa lavorare".**

Un altro, d'aspetto gioioso:
"I fiori io li faccio sbocciare
per rendere il mondo più allegro".

Un terzo, dal fare gentile:
"Io per ogni spirito puro
in cielo alzo l'arcobaleno".***

L'ultimo rimasto, un po' triste:
"Io, invece, per gettare le ombre
sempre con loro m'accompagno".

* Per la traduzione mi sono basato sul testo dell'edizione in sei volumi『金子みすゞ童謡全集』(JULA, 2004, volume 2, pag.112), dove sono presenti delle varianti:
4) Al posto di "何しに、どこへ" (Dove andate? E a che fare?) è riportato "なにしにゆくの" (Cosa andate a fare?).
5) ひとりのお使いがいいまし た. Il senso non cambia. 
6) Al posto di "この「明るさ」" (questa luminosità) è riportato "ひかりの粉" (grani di luce).
8) Al posto di "さもさも" (molto molto) è riportato "ほんとに" (davvero).
11) ひとりのお使いやさしい 子. Il senso non cambia. 
** Lett. Perché tutti possano lavorare.
*** Lett. costruisco il ponte arcuato sul quale salgono gli spiriti puri.



Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 20 ottobre 2012

James Kirkup - TOKI

TOKI

'The Bird of Time has but a little way
To fly -and Lo! the bird is on the Wing...'
(The Rubáiyát of Omar Khayyám, FitzGerald translation)

O rare bird, red heron,
scarlet crested ibis, you
native of Eastern Asia,
once the subject of poems,
paintings, fans and screens
in China, Japan, Korea-
but now a dying breed.

In China and Korea
your heron's crested head, tinged
on the cheeks and bill with red and orange,
no longer graces ricefields.
Your white, slender body like a vase
no longer stands among the green rice-shoots.
Your vermilion shanks and feet
no longer wade the paddy pools.
Your pink-lined wings
flash no more across the bamboo glades.

No poet celebrates you now.
No painter spreads your pinions
on the gold-squared sky of screens,
or lets your beak dip
among the sticks of a white fan.

No poet celebrates you now.
How can you be a harbinger of luck,
when your own has been so bad?
-So I shall celebrate you now
in this poem that is your funeral ode.

'For these dead birds sigh a prayer...'

*

Once, twelve of you survived.
Japan was your final home,
your nests of snow
on Sado Island's Mount Kokuryu,
on northern winter's
remote peninsula of Noto.

There I saw you once-
a single bird
silently flying the lonely sky
above the cliffs of snow.
Yes, that was where men saw you last.

In the first year of Meiji, 1868,
Japan became 'Westernized',
and it was decreed, as one of the first
steps towards equality (illusion
of every new society), that hunting
might be indulged in by the general public.

Against the tenets of Buddha, it was then
the slaughter of the birds and beasts began
in deadly earnest. A long, slow,
ritual assassination.
Advancing from feudalism, Japan
stepped back into the darkest
pit of barbarism. This was decreed.

*

Today, Japan is flourishing.
But we must consider her in a decline
when her wild birds are killed
by thoughtless hunters.

The Japanese economy is booming.
But you, rare birds, are dying, murdered
by polluted streams and poisoned fields,
the rich waste of industry.

Dying, you became a legend,
creating in your death the mystery and
immortality of the Arabian bird,
the phoenix, fabulous image of eternity.
-For death is now the toki's nest....

Yes, your song is becoming a legend,
like your life, your death.
What are the Japanese becoming?
By their own admission, a race
of mere 'economic animals'.

*

Now it is reported
that even those last twelve
have not been seen again
on Sado Island's Mount Kokuryu,
on northern winter's
remote peninsula of Noto.

Were you killed by black Siberian kites,
by hawks, or by the icy storms of Sado's seas?

No. You were killed by our neglect.
Through our indifference and greed
a beauty has gone from these islands.
A mystery, too,
never to return.

*

Japan is losing all mystery.
Having become prosperous, bourgeois,
she has also become boring.

It is not you, toki, but man
the destroyer who should be destroyed.
You, a bird of cleanly habits,
a delicate eater, were destroyed
by man, who fouls his own nest,
a nest of atomic dust and ashes.

In time, toki, in time
even your legendary memory will die.
Then beauty will be dead indeed,
and mystery and poetry too.
There will be no more birds and poets -all
killed by our hands of iron,
our hearts of stone.

'The bird of wonder dies....'
Unlike the phoenix,
we cannot rise again
from our nest of ashes, nest of snows. 

From "The Body Servant" (Dent, London 1971)

************************************************************ 

TOKI*

'L'Uccello del Tempo non ha che un piccolo modo
per volare -ed ecco! L'Uccello è in volo...'
(Le Quartine di Omar Khayyám, traduzione di FitzGerald)

Uccello raro, airone rosso,
scarlatto ibis crestato, tu
nativo d'Asia Orientale,
soggetto di poesie, un tempo,
di dipinti, ventagli e paraventi
in Cina, Giappone, Corea-
ma ora specie morente.

In Cina e Corea
il tuo capo d'airone crestato, tinto
su gote e becco di rosso ed arancio,
non abbellisce più i campi di riso.
Il bianco, snello corpo come un vaso
non [si staglia] più tra i verdi germogli di riso.
Le tue zampe vermiglie
non più a guadare le acque di risaia.
Le tue ali di rosa striate
non risplendono [più] in mezzo alle radure di bambù.

Nessun poeta a celebrarti adesso.
Nessun pittore dispiega le tue ali
sul cielo a quadri dorati dei paraventi,
o lascia il tuo becco immergersi
tra le stecche di un bianco ventaglio.

Nessun poeta a celebrarti adesso.
Come puoi essere messaggero di buona sorte,
quando la tua è stata così infausta?
- Per questo ti celebrerò ora
in questo canto, tua ode funebre.

'Preghiamo per questi uccelli caduti....'**

*

Un tempo, di voi ne sopravvissero dodici.
Il Giappone era la vostra ultima casa,
i vostri nidi di neve
sul monte Kokuryu, nell'isola Sado,
nella remota penisola di Noto
dall'inverno nordico.

Lì una volta ti ho visto -
unico uccello
volare in silenzio nel cielo solitario
sopra le scogliere innevate.
Sì, lì dove gli uomini ti videro l'ultima volta.

Nel primo anno Meiji, 1868,
il Giappone si 'occidentalizzò',
e fu decretato, come uno dei primi
passi verso l'uguaglianza (illusione
di ogni nuova società), che la caccia
fosse permessa alla gente comune.

Contro i principi di Buddha, fu allora
che la strage di uccelli e bestie
ebbe inizio davvero. Un lungo, lento,
assassinio rituale.
Uscendo dal feudalesimo, il Giappone
fece un passo indietro nella più oscura
barbarie. Questo fu decretato.

*

Oggi, il Giappone è fiorente.
Ma dobbiamo considerarlo in declino
quando i suoi uccelli selvatici vengono uccisi
da cacciatori senza riguardo.

L'economia giapponese è in crescita.
Ma voi, uccelli rari, state morendo, uccisi
da fiumi inquinati e campi avvelenati,
il sostanzioso scarto dell'industria.

Morendo, sei diventato leggenda,
(ri)creando nella morte il mistero e
l'immortalità dell'uccello arabico,
la fenice, simbolo mitico d'eternità.
-Perché la morte è ora nido del toki...***

Sì, il tuo canto è un divenire leggenda,
come la tua vita, la morte.
Cosa stanno diventando i Giapponesi?
Per loro stessa ammissione, una razza
di meri 'animali economici'.

*

Ora risultano
anche quegli ultimi dodici
non più avvistati
sul monte Kokuryu, nell'isola Sado,
nella remota penisola di Noto
dall'inverno nordico.

Sei stato ucciso dal nibbio bruno siberiano,
dalle aquile, o dalle gelide tempeste dei mari di Sado?

No. Ucciso dal disinteresse.
Cause la nostra indifferenza e avidità,
una bellezza è scomparsa da queste isole.
Ed un mistero, assieme,
senza ritorno.

*

Il Giappone sta perdendo ogni mistero.
Diventando prospero, borghese,
si è fatto anche noioso.

Non sei tu, toki, ma l'uomo
il distruttore che andrebbe distrutto.
Tu, uccello dai modi chiari,
delicato mangiatore, distrutto
dall'uomo, che insozza il proprio nido,
nido di polvere atomica e ceneri.

Col tempo, toki, col tempo
anche il tuo leggendario ricordo morirà.
Allora la bellezza sarà estinta davvero,
e con essa mistero e poesia.
Non ci saranno più uccelli e poeti -tutti
uccisi dalle nostre mani di ferro,
dai nostri cuori di pietra.

'Muore l'uccello delle meraviglie....'****
Diversamente dalla fenice,
non possiamo risorgere
dal nostro nido di ceneri, nido di nevi. 

* トキ, l'ibis crestato giapponese.
** Da "The phoenix and the turtle" di Shakespeare.
*** "Death is now the phoenix’ nest", sempre da "The phoenix and the turtle".
**** Enrico VIII, Atto V, Scena V. 

Da "The Body Servant" (Dent, Londra 1971)


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

martedì 16 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Kusahara (Prati)

金子 みすゞ - 草原

露の草原
はだしでゆけば、
足があをあを染まるよな。
草のにほひもうつるよな。

草になるまで
あるいてゆけば、
私のおかほはうつくしい、
お花になつて、咲くだらう。
Kusahara

Tsuyu no kusahara
hadashi de yukeba,
ashi ga aoao somaru yo na.
Kusa no nioi mo utsuru yo na.

Kusa ni naru made
aruite yukeba,
watashi no o-kao wa utsukushii,
o-hana ni natte, saku darou.

UM059-um1094

*****************************************************************

Prati

Andando a piedi nudi
per i prati coperti di rugiada,
i piedi si colorano di verde
brillante,
diffondono dell'erba anche l'odore.*

Chissà se, camminando
fino ad essere tutt'uno con l'erba,
sboccerà in viso uno splendido fiore.**

* Lett. Sono impregnati.
** Lett. Camminando fino a diventare erba, chissà se il mio viso sboccerà trasformandosi in uno splendido fiore.



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

venerdì 12 ottobre 2012

Saijou Yaso - Kanariya (Il Canarino)

西條 八十 - かなりや

ー唄を忘れた金絲雀は、後の山に棄てましょか。
ーいえ、いえ、それはなりませ ぬ。

ー唄を忘れた金絲雀は、背戸の小藪に埋けましょか。
ーいえ、いえ、それもなりませぬ。

ー唄を忘れた金絲雀は、柳の鞭でぶちましょか。
ーいえ、いえ、それはかはいさう。

ー唄を忘れた金絲雀 は、
   象牙の船に、銀の 櫂、
   月夜の海に浮べれ ば、
   忘れた唄をおもひだ す。

砂金よ り

************************

Kanariya

ー Uta wo wasureta kanariya wa, ushiro no yama ni sutemashoka.
ー Ie, ie, sore wa narimasenu.

ー Uta wo wasureta kanariya wa, sedo no koyabu ni ikemashoka.
ー Ie, ie, sore mo narimasenu.

ー Uta wo wasureta kanariya wa, yanagi no muchi de buchimashoka.
ー Ie, ie, sore wa kawaisou.

ー Uta wo wasureta kanariya wa,
    zouge no fune ni, gin no kai,
    tsukiyo no umi ni ukabereba,
    wasureta uta wo omoidasu.

"Sakin" yori

************************

Il Canarino

ー Il canarino che ha perduto il canto,*
    sulle montagne dovrei abbandonare?
ー No, questo no, non lo dovresti fare.

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    in quel boschetto dovrei seppellire?
ー No, questo no, non lo dovresti dire.**

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    dovrei sferzare con un bel frustino?
ー No, questo no. Proprio no, poverino!

ー Il canarino che ha perduto il canto,
    andando alla deriva su una barca
    tutta d'avorio e dai remi d'argento,
    in una notte di luna splendente,
    ritroverà quel suo canto perduto.***

* Lett. Che ha dimenticato il canto.
** Lett. Neanche questo dovresti fare.
*** Lett. Ricorderà il canto dimenticato.
Versioni letterali dei versi 2, 5 e 8:
2) lo abbandono sul monte là dietro?
5) lo sotterro nel bosco sul retro?
8) lo colpisco con sferza di salice?

Da "Sakin" (Polvere d'Oro)


Per la traduzione ©Ottobre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

martedì 9 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Uta (Canto)

金子 みすゞ - 唄

お風邪なほつて
表へ出たら
みんな袖無着てました。

みんなで唄ふ
唄きけば
「ほうい、ほうい、ほうれん坊。」

知らぬその唄
ききながら
ふところ手して山見れば、
山は紅葉になりました。
Uta

O-kaze naotte
soto e detara
minna sodenashi kite'mashita.

Minna de utau
uta kikeba
"Houi, Houi, Hourenbou."

Shiranu sono uta
kikinagara
futokorode shite yama mireba,
yama wa momiji ni narimashita.

SO208-so6112

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Canto

Passata la febbre,
quando sono uscita,
tutti erano a braccia scoperte.*

A sentire il canto
che insieme cantavan:
"Hourenbou! Esci fuori a giocare!"**

E mentre ascoltavo
quel canto inusuale,***
con le mani in tasca osservai
le montagne d'autunno sfumare.****

* Lett. Indossavano il sodenashi (haori), indumento senza maniche.
** Hourenbou è un modo per incitare qualcuno (un bambino) che passa troppo tempo in casa ad uscire.
*** Lett. Sconosciuto.
**** Lett. Guardando le montagne, le montagne erano diventate rosse (o color dell'autunno).



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 6 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Irogami (Carta Colorata)

金子 みすゞ - 色紙

けふはさびしい曇り空
あんまり淋しいくもり空。

暗いはとばにあそんでる
白いお鳩の小さな足に
赤やみどりの色紙を
長くつないでやりませう

そして一しよに飛ばせたら
どんなにお空がきれいでせう。
Irogami

Kyou wa sabishii kumorizora
anmari sabishii kumorizora.

Kurai hatoba ni asonde'ru
shiroi o-hato no chiisana ashi ni
aka ya midori no irogami wo
nagaku tsunaide yarimashou

Soshite isshoni tobasetara
donnani o-sora ga kirei deshou.

UM084-um1136

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Carta Colorata

Oggi c'è un cielo triste e nuvoloso,
davvero un triste cielo nuvoloso.

Legherò lunghe strisce colorate,
di carta rossa e verde, alle zampette
delle colombe che passano il tempo
sulle banchine dal colore spento.*

Facendole così volare assieme,
come sarà meraviglioso il cielo!

* Nel testo originale è presente il contrasto tra "kurai hatoba" (banchine scure) e "shiroi o-hato" (colombe bianche).


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 3 ottobre 2012

Kaneko Misuzu - Fushigi (Mistero)

金子 みすゞ - 不思議

私は不思議でたまらない、
黒い雲からふる雨が、
銀にひかつてゐることが。

私は不思議でたまらない、
青い桑の葉たべてゐる、
蠶が白くなることが。

私は不思議でたまらない、
たれもいぢらぬ夕顏が、
ひとりでぱらりと開くのが。

私は不思議でたまらない、
誰にきいても笑つてて、
あたりまへだ、といふことが。
Fushigi

Watashi wa fushigi de tamaranai,
kuroi kumo kara furu ame ga,
gin ni hikatte iru koto ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
aoi kuwa no ha tabete iru,
kaiko ga shiroku naru koto ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
taremo ijiranu yuugao ga,
hitori de parari to hiraku no ga.

Watashi wa fushigi de tamaranai,
tare ni kiite waratte'te,
atarimae da, to iu koto ga.

SO167-so6056

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Mistero*

Per me resta un mistero
lo splendere d'argento
della pioggia che cade
da nuvole in tempesta.**

Per me resta un mistero
il divenire bianco
del baco nel brucare
le foglie al verde gelso.

Per me resta un mistero
la piena fioritura
del fiore della [luna],
senza che alcun lo sfiori.

Per me resta un mistero
che dicano, ridendo,
"è naturale", quando
domando le ragioni.

* Il termine "fushigi" indica anche qualcosa di strano o eccezionale, in grado di suscitare stupore, meraviglia.
** Lett. Nere.
[] Alt. Zucca. Non sono certo se con "yuugao" si faccia riferimento al fiore della zucca lagenaria o a quello dello yorugao (ipomoea alba, detta anche fiore di luna), in quanto lo yorugao viene anche chiamato yuugao.



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 30 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Kokoro (Cuore)

金子 みすゞ - こころ

お母さまは
大人で大きいけれど、
お母さまの
おこころはちひさい。

だつて、お母さまはいひました、
ちひさい私でいつぱいだつて。

私は子供で
ちひさいけれど、
ちひさい私の
こころは大きい。

だつて、大きいお母さまで、
まだいつぱいにならないで、
いろんな事をおもふから。
Kokoro

Okaasama wa
otona de ookii keredo,
okaasama no
o-kokoro wa chiisai.

Datte, okaasama wa iimashita,
chiisai watashi de ippai da-tte.

Watashi wa kodomo de
chiisai keredo,
chiisai watashi no
kokoro wa ookii.

Datte, ookii okaasama de,
mada ippai ni naranaide,
ironna koto wo omou kara.

SO138-so6016

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Cuore

La mamma
è grande e grossa, ma
il cuore della mamma
è un cuore piccolino.

Perché -ha detto la mamma-
è pien di me piccina.

Io invece son bambina
e piccolina, ma
il cuor di me piccina
è un cuore grande grande.

Perché della mia mamma
ancora non è pieno
ed ha tanti pensieri.*

* Lett. Pensa a tante cose.


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 26 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Yume to Utsutsu (Sogno e Realtà)

金子 みすゞ - 夢と現

夢がほんとでほんとが夢なら、
よからうな。
夢ぢやなんにも決まつてないから、
よからうな。

ひるまの次は、夜だつてことも、
私が王女でないつてことも、

お月さんは手では採れないつてことも、
百合の裡へははいれないつてことも、

時計の針は右へゆくつてことも、
死んだ人たちやゐないつてことも。

ほんとになんにも決まつてないから、
よからうな。
ときどきほんとを夢にみたなら、
よからうな。
Yume to Utsutsu

Yume ga honto de honto ga yume nara,
yokarou na.
Yume ja nannimo kimatte nai kara,
yokarou na.

Hiruma no tsugi wa, yoru da-tte koto mo,
watashi ga oujo denai-tte koto mo,

otsukisan wa te de wa torenai-tte koto mo,
yuri no naka e wa hairenai-tte koto mo,

tokei no hari wa migi e yuku-tte koto mo,
shinda hitotacha inai-tte koto mo.

Honto ni nannimo kimatte nai kara,
yokarou na.
Tokidoki honto wo yume ni mita nara,
yokarou na.

SK105-sk3160

*****************************************************************

Sogno e Realtà

Fossero veri i sogni
e ciò che è vero un sogno,
come sarebbe bello!
Perché nulla nei sogni
è ancora stabilito.*

La notte dopo il giorno,**
il non esser regina,

il non poter con mano
afferrare la Luna
od entrare in un giglio,

che la lancetta segua
sempre il giusto percorso,***
che non ci siano morti.

Sarebbe proprio bello!
Perché nulla davvero
è ancora stabilito.
Anche se a volte in sogno
vedessi ciò che è vero,
come sarebbe bello!

* Certo, scontato.
** Lett. Che dopo il giorno ci sia la notte.
*** Lett. Che le lancette degli orologi vadano a destra (in senso orario).



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

domenica 23 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Suzume no Kaasan (Mamma Passera)

金子 みすゞ - 雀の母さん

子供が
子雀
つかまへた。

その子の
かあさん
笑つてた。

雀の
かあさん
それみてた。

お屋根で
鳴かずに
それ見てた。
Suzume no Kaasan

   
Kodomo ga
      kosuzume
          tsukamaeta.

        Sono ko no
       kaasan
      waratte'ta.

    Suzume no
       kaasan
          sore mite'ta.

        O-yane de
       nakazuni
     sore mite'ta.

UM027-um1044

*****************************************************************

Mamma Passera*

Catturò il bimbo un passerotto.
Di quel bimbo la mamma rideva.
Mamma passera, invece, dal tetto
osservava in silenzio la scena.

* Traduzione letterale:
Un bambino catturò un passerotto.
La mamma di quel bambino rideva.
La mamma del passero li osservava.
Sul tetto, in silenzio, li osservava.



Per la traduzione ©Agosto2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

mercoledì 19 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Aoi Sora (Cielo Blu)

金子 みすゞ - 青い空

なんにもない空
青い空、
波のない日の
海のやう。

あのまん中へ
とび込んで、
ずんずん泳いで
ゆきたいな。

ひとすぢ立てる
白い泡、
そのまま雲に
なるだらう。
Aoi Sora

Nannimo nai sora
aoi sora,
nami no nai hi no
umi no you.

Ano mannaka e
tobikonde,
zunzun oyoide
yukitai na.

Hitosuji tateru
shiroi awa,
sono mama kumo ni
naru darou.

UM229-um2202

*****************************************************************

Cielo Blu

Il cielo spoglio
è un cielo blu,
come il mare
in un giorno senza onde.

Nel mezzo
vorrei tuffarmi
e nuotare
senza sosta.

Chissà se così
la bianca schiuma
formatasi
diverrebbe nuvola.


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 17 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Sayonara (Addio)

金子 みすゞ - さよなら

降りる子は海に、
乗る子は山に。

船はさんばしに、
さんばしは船に。

鐘の音は鐘に、
けむりは町に。

町は晝間に、
夕日は空に。

私もしましよ、
さよならしましよ。

けふの私に
さよならしましよ。
Sayonara

Oriru ko wa umi ni,
noru ko wa yama ni.

Fune wa sanbashi ni,
sanbashi wa fune ni.

Kane no ne wa kane ni,
kemuri wa machi ni.

Machi wa hiruma ni,
yuuhi wa sora ni.

Watashi mo shimasho,
sayonara shimasho.

Kyou no watashi ni
sayonara shimasho.

UM232-um2208

*****************************************************************

Addio

Dice il bimbo che scende*
al mare,
Dice il bimbo che sale*
alla montagna.

La barca al pontile,
il pontile alla barca.

Il tocco alla campana,**
i vapori alla città.

La città al giorno,
il tramonto al cielo.

Lo farò anch'io,
dirò il mio addio.

Alla me di oggi
dirò addio.

* Scende dalla/sale sulla barca.
** Il suono, il rintocco.



Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

sabato 15 settembre 2012

Kaneko Misuzu - Yumeuri (Il Venditore di Sogni)

金子 みすゞ - 夢賣り

年のはじめに
夢賣りは、
よい初夢を
賣りにくる。

たからの船に
山のやう、
よい初夢を
積んでくる。

そしてやさしい
夢賣りは、
夢の買へない
うら町の、
さびしい子等の
ところへも、
だまつて夢を
おいてゆく。
         Yumeuri

Toshi no hajime ni
   yumeuri wa,
     yoi hatsuyume wo
       uri ni kuru.

Takara no fune ni
   yama no you,
     yoi hatsuyume wo
       tsunde kuru.

Soshite yasashii
   yumeuri wa,
     yume no kaenai
   uramachi no,
sabishii kora no
   tokoro e mo,
     damatte yume wo
       oite yuku.

UM116-um2036

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Il Venditore di Sogni

Sul primo far dell'anno,
il venditor di sogni
splendidi primi sogni
a vendere verrà.

Verrà, e quei primi sogni
su barche di tesori
così come montagne
ammonticchiati avrà.

Gentile venditore,
a chi non può comprare,
ai bimbi tristi e soli
dei poveri quartieri,
tu silenzioso vieni
donando a chi non ha.*

* Lett. E poi, il gentile venditore di sogni, in silenzio, va a lasciare i sogni ai bambini tristi dei quartieri poveri che non possono comprarli.


Per la traduzione ©Settembre2012 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.