venerdì 30 settembre 2022

Kaneko Misuzu - Hitonashi Shima (L'Isola Deserta)

金子 みすゞ - 人なし島

人なし島に流された、
私はあはれなロビンソン。

ひとりぼつちで、砂に居て、
はるかの沖をながめます。

沖は青くて、くすぼつて、
お船に似てる雲もない。

けふもさみしく、あきらめて、
私の岩窟へかへりましよ。

(おや、誰か知ら、出て來ます、
水着、着た子が三五人。)

百枚飛ばして、ロビンソン、
めでたくお國へ着きました。

(父さんお晝寢さめたころ、
お八つの西瓜の冷えたころ)

うれしい、うれしい、ロビンソン、
さあさ、お家へいそぎましよ。
Hitonashi Shima

Hitonashi shima ni nagasareta,
watashi wa awarena Robinson.

Hitoribocchi de, suna ni ite,
haruka no oki wo nagamemasu.

Oki wa aokute, kusubotte,
o-fune ni nite'ru kumo mo nai.

Kyou mo samishiku, akiramete,
watashi no iwaya e kaerimasho.

(Oya, dare kashira, dete kimasu,
mizugi, kita ko ga san-gonin.)

Hyakumai tobashite, Robinson,
medetaku o-kuni e tsukimashita.

(Tousan o-hirune sameta koro,
oyatsu no suika no hieta koro)

Ureshii, ureshii, Robinson,
saa sa, o-uchi e isogimasho.

SK017-sk3033

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L'Isola Deserta

Io, naufragata
su un'isola deserta,
sono uno sfortunato Robinson¹.

Me ne sto solo,
seduto sulla sabbia,
ad osservare il mare in lontananza.

Al largo il mare
è azzurro, un po' velato²,
senza neanche una nuvola per nave³.

Ed anche oggi,
vinto dallo sconforto(4),
mi arrendo e faccio rientro alla mia grotta.

(Oh! Chi saranno?
Ecco spuntare tre,
cinque bambini in costume da bagno.)*

[Vado più avanti],
saltando cento pagine,
con Robinson felice al suo paese(5).

(Quando il papà
si sveglia dal riposo,
anche l'anguria per l'oyatsu è pronta.)(6)

Mio fortunato,
beato Robinson...
Su, dai, andiamo di corsa verso casa!


Versione alternativa

Io, naufraga su un'isola deserta,
sono uno sfortunato Robinson¹.

Me ne sto tutto solo sulla sabbia
ad osservare il mare in lontananza.

Al largo il mare è azzurro, un po' velato²,
senza neanche una nuvola per nave³.

E anche quest'oggi, in preda allo sconforto(4),
mi arrendo e faccio rientro alla mia grotta.

(Oh! Chi saranno? Ecco spuntare tre,
cinque bambini in costume da bagno.)*

[Vado avanti], saltando cento pagine,
con Robinson felice al suo paese(5).

(Quando il papà si sveglia dal riposo,
anche l'anguria per l'oyatsu è pronta.)(6)

Beato, fortunato Robinson...
Su, dai, andiamo di corsa verso casa!

[] Aggiunta.
¹ Robinson Crusoe, il protagonista del romanzo di Daniel Defoe.
² Per via della foschia (o delle lacrime -interpretazione).
³ Lett. Simile a una nave.
(4) Lett. Malinconicamente, in preda alla solitudine.
(5) Lett. Arrivato felicemente al suo paese.
(6) Lett. Anche l'anguria per la merenda (お八つ) si è rinfrescata.

* Con l'arrivo di alcuni bambini si interrompe l'incantesimo della lettura, che viene conclusa rapidamente per poter tornare a casa in tempo per la merenda.




Per la traduzione ©Settembre2022 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

venerdì 16 settembre 2022

Kaneko Misuzu - Suzume no O-yado (L'Ostello dei Passeri)

金子 みすゞ - 雀のおやど
— おはなしのうたの五 —

雀のお宿に春が來て、
お屋根の草も伸びました。

舌を切られた子雀は、
ものの言へない子雀は、
たもと重ねて、うつむいて、
ほろりほろりと泣いてます。

父さん雀はかはいそで、
お花見振袖購ひました。

母さん雀もかはいそで、
お花見お團子こさへます。

それでも、やつぱり子雀は、
ほろりほろりと泣いてます。
Suzume no O-yado
— O-hanashi no uta no go —

Suzume no o-yado ni haru ga kite,
o-yane no kusa mo nobimashita.

Shita wo kirareta ko-suzume wa,
mono no ienai ko-suzume wa,
tamoto kasanete, utsumuite,
horori horori to naite'masu.

Tousan-suzume wa kawaisode,
o-hanami furisode kaimashita.

Kaasan-suzume mo kawaisode,
o-hanami o-dango kosaemasu.

Soredemo, yappari ko-suzume wa,
horori horori to naite'masu.

UM022-um1038

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L'Ostello dei Passeri*
— Racconti in poesia 5 —

Giunta la primavera
all'ostello dei passeri,
pure l'erba del tetto era cresciuta.

Con la lingua tagliata,
ormai senza più voce¹,
la figlia-passerotto, piccolina,
piangeva a testa china,
un tamoto² sull'altro,
versando le sue lacrime a dirotto.

Il padre, impietosito,
le aveva comperato
per l'hanami³ un [bel] furisode(4) [nuovo].

Anche la mamma, in pena,
commossa [da quel pianto],
per l'hanami le aveva fatto i dango(5).

Ma, nonostante tutto,
la piccola piangeva
versando le sue lacrime a dirotto.(6)

[] Aggiunta.
¹ Lett. Incapace di parlare.
² (tamoto), la parte di tessuto, più o meno allungata, che pende dal (sode, manica) del kimono.
³ 花見 (hanami), la consuetudine di contemplare ciliegi e altri alberi durante il periodo della fioritura primaverile.
(4) 振袖 (furisode), kimono dalle lunghe maniche “ondeggianti”.
(5) 団子 (qui 團子, dango), gnocchi di riso dolci.
(6) Alt. più letterale: Ma, nonostante questo,
                              la figlia-passerotto
                              versava le sue lacrime a dirotto.

* Luogo presente nell'otogibanashi (お伽噺 - fiaba) 舌切り雀 (shitakiri suzume - il passero dalla lingua tagliata).
   Un giorno un vecchio contadino/montanaro trova sulla sua strada un piccolo passero ferito e decide di portarlo in casa sua per prendersene cura.
   Col passare del tempo, l’uomo si affeziona molto all'uccellino che, una volta guarito, ricambia quell’affetto rimanendo al suo fianco. Tuttavia, la moglie del vecchio, donna scorbutica come poche, si mostra insofferente alla cosa e, in assenza del marito, sorpreso il passero a beccare nella ciotola della pasta di riso che aveva preparato per riparare degli shōji (障子 - porte scorrevoli), lo punisce tagliandogli la lingua con delle forbici. L’uccellino, ferito e spaventato, fugge in direzione delle montagne.
   Non vedendo il passero ad accoglierlo, il vecchio chiede spiegazioni alla moglie e, messo a conoscenza dell’accaduto, corre a cercarlo tra i boschi. Ritrova il piccolo in uno yado (宿 - ostello) gestito da passeri dove, in segno di riconoscenza per la sua gentilezza, viene ricevuto con del buon cibo, canti e balli. Al momento del congedo, i passeri gli offrono in omaggio una tsuzura (葛籠 - cesta di vimini) da scegliere tra due di diversa grandezza. Lui, essendo uomo di una certa età e dalle modeste pretese, sceglie la più piccola, con la promessa di non aprirla fino al suo rientro a casa.
   Giunto a casa, il vecchio scopre all'interno della cesta un vero e proprio tesoro, fatto di oro, argento e altri oggetti preziosi. La moglie, avida ancor più che scorbutica, lo rimprovera aspramente per non aver preso l’altra cesta, a parer suo contenente una quantità di ricchezze molto più grande. Quindi si reca di persona all'ostello per reclamarla. Ma, sulla strada del ritorno, vinta dalla stanchezza e dalla curiosità, apre la cesta liberando una miriade di mostri, alla cui vista perde i sensi sopraffatta dal terrore.




Per la traduzione ©Settembre2022 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.

lunedì 5 settembre 2022

Kaneko Misuzu - O-nemaki (Il Nemaki)

金子 みすゞ - お寢着

八時打ちます、
お時計が、
おねまき着せます、
おかあさま。

白い、白い、おねまきを、
着て寢りや、
白い夢ばかり。
お花のついた晝のべべ、
着て寢りや、
お花になれように。
蝶々のついた外出着を
着て寢りや、
蝶々になれように。

だけども母さま
着せるから、
だまつて着ませう
白ねまき。
O-nemaki

Hachiji uchimasu,
o-tokei ga,
o-nemaki kisemasu,
okaasama.

Shiroi, shiroi, o-nemaki wo,
kite nerya,
shiroi yume bakari.
O-hana no tsuita hiru no bebe,
kite nerya,
o-hana ni nareyou ni.
Choucho no tsuita yosoyuki wo
kite nerya,
choucho ni nareyou ni.

Dakedomo kaasama
kiseru kara,
damatte kimashou
shiro-nemaki.

SO243-so6158

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Il Nemaki

È l'orologio
che batte le otto [in punto],
ora la mamma
mi metterà il pigiama.

Con il mio bianco,
candido nemaki
farò nel sonno
soltanto sogni bianchi¹.
Se andassi a letto
col vestitino a fiori,
quello che indosso
durante la giornata²,
potrei sognare
di diventare un fiore³.
Se andassi a letto
con il vestito buono,
quello a farfalle
che metto per uscire(4),
potrei sognare
d'essere una farfalla(5).

Però è la mamma
a farmelo indossare,
e io metterò
il mio nemaki bianco
senza far storie(6).

[] Aggiunta.
¹ Sogni di cui non si ha ricordo. ² Lett. Il bebe del giorno.
³ Lett. Potrei diventare un fiore (in sogno).
(4) La parola 外出着 si legge “gaishutsugi”, ma ne è stata indicata come lettura よそゆき (yosoyuki). Il significato è lo stesso (abito per uscire/vestito buono).
(5) Lett. Potrei diventare una farfalla (in sogno).
(6) Lett. In silenzio.




Per la traduzione ©Settembre2022 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.