domenica 5 giugno 2022

Kaneko Misuzu - Nami (Le Onde)

金子 みすゞ - 波

波は子供、
手つないで、笑つて、
そろつて來るよ。

波は消しゴム、
砂の上の文字を、
みんな消してゆくよ。

波は兵士、
沖から寄せて、一ぺんに、
どどんと鐵砲うつよ。

波は忘れんぼ、
きれいなきれいな貝がらを、
砂の上においてくよ。
Nami

Nami wa kodomo,
te tsunaide, waratte,
sorotte kuru yo.

Nami wa keshigomu,
suna no ue no moji wo,
minna keshite yuku yo.

Nami wa heishi,
oki kara yosete, ippen ni,
dodon to teppou utsu yo.

Nami wa wasurenbo,
kireina kireina kaigara wo,
suna no ue ni oite'ku yo.

SO148-so6030

*****************************************************************

Le Onde

Le onde son delle bambine
che vengono assieme ridendo,
tenendosi strette per mano.

Le onde sono come gomme,
cancellano tutti i caratteri
che sono [scritti] sulla sabbia.

Le onde sono dei soldati
che si avvicinano dal mare¹
sparando² nello stesso istante.

Le onde sono smemorate,
lasciano [sempre] sulla sabbia
delle bellissime conchiglie.

[] Aggiunte.
¹ Lett. Dal mare aperto, dal largo.
² Nel testo originale è presente l'onomatopea どどん (dodon), che riproduce il rumore di un colpo di arma da fuoco (in questo caso di fucile).

  La poesia mostra un'alternanza di immagini: la prima e la terza strofa descrivono l'approssimarsi delle onde, la seconda e la quarta il loro ritrarsi (per effetto). Suggestivo è anche il contrasto tra le stesse coppie di strofe: bambine ridenti e soldati che sparano; caratteri cancellati e conchiglie lasciate sulla sabbia.




Per la traduzione ©Giugno2022 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.