venerdì 22 luglio 2022

Kaneko Misuzu - Issun-boushi (Issun-bōshi)

金子 みすゞ - 一寸法師
— おはなしのうたの三 —

一寸法師でなくなつた
一寸法師のお公卿さま、
お馬に乗つて、行列で
うまれ故郷へおかへりだ。

父さん、母さん、にこにこと、
一寸法師のおむかへに、
ちひさなお駕籠を仕立てましよ、
駕籠舁きやすばやい野ねずみだ、
えつさ、えつさと出てみれば、
おや、おや、大したお行列、
どなた樣ぢやとよく見れば、

一寸法師でなくなつた
一寸法師のお公卿さま。
Issun-boushi
— O-hanashi no uta no san —

Issun-boushi denaku natta
Issun-boushi no o-kuge-sama,
o-uma ni notte, gyouretsu de
umare-kokyou e o-kaeri da.

Tousan, kaasan, nikoniko to,
Issun-boushi no o-mukae ni,
chiisana o-kago wo shitatemasho,
kagokakya subayai nonezumi da,
Essa, essa to dete mireba,
Oya, oya, taishita o-gyouretsu,
Donata-sama ja to yoku mireba,

issun-boushi denaku natta
Issun-boushi no o-kuge-sama.

UM018-um1034

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Issun-bōshi*
— Racconti in poesia 3 —

Il nobile Issun-bōshi,
ora non più issun-bōshi¹,
decise di tornare
al villaggio natale
in groppa al suo cavallo, in pompa magna².

Sia il babbo che la mamma,
felici di riaverlo,
posero all'occorrenza³
un mini palanchino,
che aveva a portantini
degli agili topini di campagna.(4)

Ma uscendo -Oh issa, issa-,
-Ohibò!(5)- c'era gran ressa.
E, ad osservare bene
chi fosse quel signore,

era il kuge(6) Issun-bōshi,
ora non più soltanto un issun-bōshi.(7)

¹ Non più ragazzo alto un sun.
² Lett. In corteo.
³ Lett. Prepararono per accoglierlo.
(4) In questa versione della storia i genitori erano ignari dell'avvenuto cambiamento.
(5) おやおや (oyaoya), espressione di stupore.
(6) 公卿 (kuge), nobile di corte.
(7) Ripetizione dei primi due versi.

* Il “ragazzo sun”, protagonista dell'omonimo racconto contenuto nell'Otogi-zōshi (御伽草子), raccolta del periodo Muromachi.
   Venuto al mondo per concessione di Sumiyoshi Daimyōjin (住吉大明神 - la potente divinità di Sumiyoshi) in seguito alle preghiere di una coppia di contadini di Naniwa (antico nome di Ōsaka), alla nascita si presenta non più alto di un sun (circa 3 cm). E tale rimane fino all’adolescenza, quando, a bordo di una ciotola provvista di bacchette per navigare lungo il fiume, decide di recarsi nella capitale (all’epoca Kyōto) per diventare un bushi, armato di un ago col fodero di paglia.
   Nella versione dell’Otogi-zōshi, questa decisione non è spontanea ma motivata dalla frustrazione del giovane, rimasto amareggiato dopo l’ascolto di una conversazione in cui i genitori si domandavano se la condizione e l’esistenza stessa del ragazzo non fossero una punizione loro inferta dalla divinità per qualche peccato commesso.
   Giunto non senza incontrare difficoltà al porto di Toba, Issun-bōshi entra al servizio del nobile Sanjō-no-Saishō (三条の宰相 - il ministro di Sanjō), mostrando subito interesse per la sua giovane figlia. Intenzionato a sposarla, il ragazzo, ora sedicenne, escogita un piano: preso del riso per le offerte e messolo in un sacchetto da tè, lo sparge attorno alla bocca della giovane mentre questa dorme, per poi lamentarsi della cosa con il padrone. Il padre, infuriato per il comportamento indecoroso della figlia, mostratasi indegna di rimanere nella capitale, ordina a Issun-bōshi di ucciderla. Ma il ragazzo lo convince a risparmiarle la vita e i due salpano dal porto di Toba alla volta di Naniwa.
   Durante il viaggio, a causa dei venti sfavorevoli, sono costretti ad approdare su un’isola misteriosa, all’apparenza disabitata. Qui fanno la comparsa due oni che minacciano di rapire la fanciulla. Issun-bōshi, intervenuto in sua difesa, viene divorato da uno degli oni, ma riesce ad uscirne indenne punzecchiando il povero malcapitato dall’interno. I due oni, terrorizzati dalla pertinacia di quello che reputano un minuscolo ossesso, fuggono via, lasciandosi dietro, tra le altre cose, l’uchide-no-kozuchi (打出の小槌), il maglio magico che fa apparire tutto ciò che si desidera. Dopo aver ottenuto, agitando il maglio, una statura adeguata, l’ora non più issun-bōshi chiede del cibo (non mangiavano da giorni), delle ricchezze e una barca per fare ritorno nella capitale.
   Le peripezie del giovane giungono ben presto all’orecchio dell’imperatore, che lo invita a corte. Impressionato dalla bellezza e dal portamento del ragazzo, l’imperatore ordina di farne indagare le origini, venendo a sapere essere nipote di Horikawa-no-Chūnagon (堀河の中納言 - il consigliere di Horikawa) da parte di padre e di Fushimi-no-Shōshō (伏見の少将 - il maggior generale di Fushimi) da parte di madre. Così, dopo essere stato insignito del titolo di Horikawa-no-Shōshō, Issun-bōshi può finalmente sposare la sua amata.




Per la traduzione ©Luglio2022 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.