金子 みすゞ - 椅子の上
岩の上、 まはりは海よ、 潮はみちる。 おおい、おおい、 沖の帆かげ。 呼んでも、なほ、 とほく、とほく。 日はくれる、 空はたかい、 潮はみちる・・・。 (もういいよ、ごはんだよ。) あ、かあさんだ。 椅子の岩から ゐせいよく、 お部屋の海に とびおりる。 |
Isu no Ue
Iwa no ue, mawari wa umi yo, shio wa michiru. Ooi, Ooi, oki no hokage. Yonde mo, nao, tooku, tooku. Hi wa kureru, sora wa takai, shio wa michiru... (Mou ii yo, gohan da yo.) A, kaasan da. Isu no iwa kara iseiyoku, o-heya no umi ni tobioriru. |
Sopra la Sedia Sto su uno scoglio, attorno a me c'è il mare con la marea che avanza. “Ehi! Ehi!”, avvisto una vela al largo. Ma al richiamo, quella se ne sta lì, sempre lontano. Cala la notte, il cielo sembra immenso* e s'alza la marea... (Forza, è pronta la cena!) Ecco la mamma. E con esuberanza dalla mia sedia-scoglio mi tuffo dentro al mare della mia stanza. |
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* L'espressione 空は高い potrebbe indicare anche l'autunno, stagione in cui il cielo sembra essere più alto. | |
Per la traduzione ©Dicembre2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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domenica 31 dicembre 2017
Kaneko Misuzu - Isu no Ue (Sopra la Sedia)
mercoledì 25 ottobre 2017
Kaneko Misuzu - Hiru no Tsuki (La Luna di Giorno)
金子 みすゞ - 晝の月
しやぼん玉みたいな お月さま、 風吹きや、消えそな お月さま。 いまごろ どつかのお國では、 砂漠をわたる 旅びとが、 暗い、暗いと いつてましよ。 白いおひるの お月さま、 なぜなぜ 行つてあげないの。 |
Hiru no Tsuki
Shabondama mitaina otsukisama, kaze fukya, kiesona otsukisama. Imagoro dokka no o-kuni de wa, sabaku wo wataru tabibito ga, kurai, kurai to itte'masho. Shiroi o-hiru no otsukisama, naze naze itte agenai no. |
La Luna di Giorno O Luna, dall'aspetto
di bolla di sapone,
che sembri dileguare appena soffia il vento. “È buio! Buio pesto!” Così starà dicendo da qualche parte*, adesso, qualche viandante in viaggio attraverso il deserto. Bianca Luna del giorno, perché, perché non vai, non vai lì [a confortarlo]? |
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* Lett. In un qualche paese. [] Aggiunta. Alt. Ad aiutarlo. |
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Per la traduzione ©Ottobre2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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venerdì 1 settembre 2017
[Drama] Kiraware Matsuko no Isshô - Episodio 01

Torrent del primo episodio su Nyaa.si:
Kiraware Matsuko no Isshō - Episodio 01
Magnet link (in caso di server non funzionante)
Link diretto: Kiraware Matsuko 01*
Titolo originale: 嫌われ松子の一生 - Kiraware Matsuko no Isshō
Titolo italiano: Vita dell’Odiata Matsuko
Basato sul romanzo omonimo di Yamada Muneki pubblicato dalla casa editrice Gentōsha.
Cast: Uchiyama Rina (nel ruolo di Kawajiri Matsuko), Kaname Jun (nel ruolo di Ryū Yōichi), Suzuki Emi (nel ruolo di Kawajiri Asuka), Koyanagi Yū (nel ruolo di Watanabe Shō), NASUBI (nel ruolo di Ookura Shūji), Hongō Kanata (nel ruolo del giovane Ryū Yōichi), Shiomi Sansei (nel ruolo di Kawajiri Kōzō), Negishi Toshie (nel ruolo di Kawajiri Chiyo), Onoe Matsuya (nel ruolo di Kawajiri Norio), Watanabe Natsuna (nel ruolo di Kawajiri Kumi), Satō B-saku (nel ruolo di Tadokoro Fumio), Sasano Takashi (nel ruolo di Sugishita Shigeo), Takasugi Mizuho (nel ruolo di Saeki Shunji), Miyaji Masako (nel ruolo di Tōdō Misao), Nukumizu Yōichi (nel ruolo di Ide Jirō), Arai Yasuhiro (nel ruolo di Maruyama Eiji), Hamada Manabu (nel ruolo di Gotō Kōhei), Haga Kenji (nel ruolo di Shiomi Akira), Murasaki Maaya (nel ruolo della piccola Matsuko), Iwamoto Chinami (nel ruolo della piccola Kumi).
Cast: Uchiyama Rina (nel ruolo di Kawajiri Matsuko), Kaname Jun (nel ruolo di Ryū Yōichi), Suzuki Emi (nel ruolo di Kawajiri Asuka), Koyanagi Yū (nel ruolo di Watanabe Shō), NASUBI (nel ruolo di Ookura Shūji), Hongō Kanata (nel ruolo del giovane Ryū Yōichi), Shiomi Sansei (nel ruolo di Kawajiri Kōzō), Negishi Toshie (nel ruolo di Kawajiri Chiyo), Onoe Matsuya (nel ruolo di Kawajiri Norio), Watanabe Natsuna (nel ruolo di Kawajiri Kumi), Satō B-saku (nel ruolo di Tadokoro Fumio), Sasano Takashi (nel ruolo di Sugishita Shigeo), Takasugi Mizuho (nel ruolo di Saeki Shunji), Miyaji Masako (nel ruolo di Tōdō Misao), Nukumizu Yōichi (nel ruolo di Ide Jirō), Arai Yasuhiro (nel ruolo di Maruyama Eiji), Hamada Manabu (nel ruolo di Gotō Kōhei), Haga Kenji (nel ruolo di Shiomi Akira), Murasaki Maaya (nel ruolo della piccola Matsuko), Iwamoto Chinami (nel ruolo della piccola Kumi).
Staff: Naruse Katsuo (sceneggiatore), Hasebe Tooru (musiche), Kijima Seiichirō (produttore), Sakai Masahiro (regista).
Tema principale: In The Mood di BACCHUS feat. La Gauno.
Tema principale: In The Mood di BACCHUS feat. La Gauno.
Lingua: Giapponese (audio)
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Sottotitoli: Italiano
Formato video: Avi (xvid codec)
Risoluzione: 720x480
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Risoluzione: 720x480
Aspect Ratio: 16:9 (forzata)
Dimensione: 600 MB
Durata: 54:59 min:sec
Traduzione dal giapponese:
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Traduzione dal giapponese:
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Questo è un fransoup gratuito. Vi prego di interromperne la distribuzione nel caso i diritti vengano acquistati in Italia.
mercoledì 31 maggio 2017
Kaneko Misuzu - Joousama (Una Regina)
金子 みすゞ - 女王さま
あたしが女王さまならば 國中のお菓子屋呼びあつめ、 お菓子の塔をつくらせて、 そのてつぺんに椅子据ゑて、 壁をむしつて喰べながら、* いろんなお布令を書きませう。 いちばん先に書くことは、 「私の國に棲むものは 子供ひとりにお留守居を* させとくことはなりません。」 そしたら、今日の私のやうに さびしい子供はゐないでせう。 それから、つぎに書くことは、 「私の國に棲むものは 私の毬より大きな毬を 誰も持つこと出來ません。」 そしたら私も大きな毬が 欲しくなくなることでせう。 |
Joousama
Atashi ga joousama naraba kunijuu no okashiya yobiatsume, okashi no tou wo tsukurasete, sono teppen ni isu suete, kabe wo mushitte tabenagara,* ironna o-fure wo kakimashou. Ichiban saki ni kaku koto wa, "Watashi no kuni ni sumu mono wa kodomo hitori ni o-rusui wo* sasetoku koto wa narimasen". Soshitara, kyou no watashi no you ni sabishii kodomo wa inai deshou. Sorekara, tsugi ni kaku koto wa, "Watashi no kuni ni sumu mono wa watashi no mari yori ookina mari wo daremo motsu koto dekimasen". Soshitara watashi mo ookina mari ga hoshikunaku naru koto deshou. |
* 2004年の『金子みすゞ童謡全集』の6冊目の単行本には、この二行が下のように載っている。
5)あまい鉛筆なめながら (amai enpitsu namenagara) 9)子供ひとりにお留守番 (kodomo hitori ni o-rusuban) SO153-so6036
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Una Regina Se fossi una regina, chiamerei a corte i pasticcieri da ogni parte del regno e farei loro preparare una torre di dolci. In cima metterei una sedia e scriverei le leggi spizzicando dalle pareti.* Inizierei scrivendo: "I sudditi del mio reame non potranno lasciare da soli in casa dei bambini".** Così non ci sarebbero più bimbi tristi come me.*** E dopo scriverei: "A nessun suddito del regno sarà permesso avere palle più grandi della mia".**** Così smetterei anch'io di volerne una tanto grande. |
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* Lett. strappando le pareti e mangiandole. ** Lett. Alle persone che vivono nel mio paese sarà vietato... *** Tristi in quanto soli. Lett. come me oggi. **** Lett. Nessuna persona che vive nel mio paese potrà avere... Il testo di riferimento è quello dell'edizione in tre volumi 『金子みすゞ全集』 (JULA, 1984, volume 3, pag.153). Nell'edizione in sei volumi 『金子みすゞ童謡全集』 (JULA, 2004, volume 6, pag.36) ai versi 5 e 9 sono presenti le seguenti variazioni: 5) あまい鉛筆なめながら (leccando una matita dolce);
9) 子供ひとりにお留守番. In quest'ultimo caso il significato resta
lo stesso in quanto 留守居 (rusui) e 留守番 (rusuban) sono sinonimi.
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Per la traduzione ©Maggio2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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domenica 30 aprile 2017
Kaneko Misuzu - Yuki ni (Alla Neve)
金子 みすゞ - 雪に
海にふる雪は、海になる。 街にふる雪は、泥になる。 山にふる雪は、雪でゐる。 空にまだゐる雪、 どォれがお好き。 |
Yuki ni
Umi ni furu yuki wa, umi ni naru. Machi ni furu yuki wa, doro ni naru. Yama ni furu yuki wa, yuki de iru. Sora ni mada iru yuki, doore ga o-suki. |
Alla Neve La neve che cade sul mare [nell'acqua] si trasforma in mare. La neve che cade in città [per strada] si trasforma in fango. La neve che cade in montagna [caduta] resta sempre neve. Neve che stai ancora nel cielo, cosa preferiresti fare?* |
(Versione Alternativa) Quando cade nel mare, la neve si trasforma in mare. Quando cade in città, la neve si trasforma in fango. Quando cade in montagna, la neve resta sempre neve. Neve ancora nel cielo, cosa preferiresti fare?* |
[] Aggiunte. * Lett. Quale (delle tre opzioni) ti piacerebbe\preferiresti? |
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Per la traduzione ©Aprile2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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venerdì 14 aprile 2017
Kaneko Misuzu - Kusa no Na (Nomi d'Erba)
金子 みすゞ - 草の名
人の知つてる草の名は、 私はちつとも知らないの。 人の知らない草の名は、 私はいくつも知つてるの。 それは私がつけたのよ、 好きな草に好きな名を。 人の知つてる草の名も、 どうせ誰かがつけたのよ。 ほんとの名まへを知つてるは、 空のお日さまばかりなの。 だから私はよんでるの、 私ばかりでよんでるの。 |
Kusa no Na
Hito no shitte'ru kusa no na wa, watashi wa chittomo shiranai no. Hito no shiranai kusa no na wo, watashi wa ikutsumo shitte'ru no. Sore wa watashi ga tsuketa no yo, sukina kusa ni sukina na wo. Hito no shitte'ru kusa no na mo, douse dareka ga tsuketa no yo. Honto no namae wo shitte'ru wa, sora no ohisama bakari na no. Dakara watashi wa yonde'ru no, watashi bakari de yonde'ru no. |
Nomi d'Erba Dei nomi d'erba che tutti quanti sanno non ne conosco uno. Di quelli invece che nessuno conosce ne so un'infinità. Questo perché do il nome che mi pare all'erba che mi piace. Anche quei nomi che la gente conosce li avrà dati qualcuno. Ma i nomi veri li sa soltanto il sole che sta lassù nel cielo. Quindi, se devo proprio chiamare l'erba, la chiamo a modo mio.* |
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* Lett. Quindi la chiamo/la chiamo solo io (così). | |
Per la traduzione ©Aprile2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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giovedì 13 aprile 2017
Kaneko Misuzu - Shiroi Boushi (Il Cappello Bianco)
金子 みすゞ - 白い帽子
白い帽子、 あつたかい帽子、 惜しい帽子。 でも、もういいの、 失くしたものは、 失くしたものよ。 けれど、帽子よ、 お願ひだから、 溝やなんぞに落ちないで、 どこぞの、高い木の枝に、 ちよいとしなよくかかつてね、 私みたいに、不器つちよで、 よう巣をかけぬかはいそな鳥の、 あつたかい、いい巣になつておやり。 白い帽子、 毛絲の帽子。 |
Shiroi Boushi
Shiroi boushi, attakai boushi, oshii boushi. Demo, mou ii no, nakushita mono wa, nukushita mono yo. Keredo, boushi yo, onegai dakara, mizo ya nanzo ni ochinaide, dokozo no, takai ki no eda ni, choito shinayoku kakatte ne, watashi mitai ni, bukiccho de, you su wo kakenu kawaisona tori no, attakai, ii su ni natte o-yari. Shiroi boushi, keito no boushi. |
Il Cappello Bianco Mio candido cappello che mi tenevi al caldo*, carissimo cappello. Ormai è andata così, mi devo rassegnare.** Quello che è perso è perso. Però, cappello mio, ti prego, non lasciarti cadere in un canale, ma resta appeso ai rami*** di qualche albero alto. Fai da bel nido caldo ad un povero uccello che, goffo come me, non ha saputo farlo. Mio candido cappello, cappello in fil di lana. |
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* Lett. Cappello caldo, confortevole. ** Con entrambe le frasi ho cercato di rendere al meglio il semplice もういいの (basta così, non fa niente, non ha più importanza). *** L'avverbio しなよく dovrebbe significare "in modo appropriato", "per bene". A seconda del contesto, anche "elegantemente", "con garbo", "delicatamente". |
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Per la traduzione ©Aprile2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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lunedì 27 marzo 2017
Kaneko Misuzu - Inaka no Machi to Hikouki (La Città di Campagna e l'Aeroplano)
金子 みすゞ - 田舎の町と飛行機
飛行機お空にみえたので、 町ぢゆう素へ出て來たよ。 菓子屋の店にも誰もゐず、 床屋の鏡も空つぽで、 みんな揃つて口あけて、 春のお空をみてゐたよ。 群れて小鳥のとぶやうに、 ビラがお空を舞つてたよ。 うちの庭にはちらちらと、 櫻になつて散つてたよ。 飛行機お空をすぎたので、 町ぢゆうぽかんとしてゐたよ。 |
Inaka no Machi to Hikouki
Hikouki o-sora ni mieta no de, machijuu soto e dete kita yo. Kashiya no mise ni mo daremo izu, tokoya no kagami mo karappo de, minna sorotte kuchi akete, haru no o-sora wo mite ita yo. Murete kotori no tobu you ni, bira ga o-sora wo matte'ta yo. Uchi no niwa ni wa chirachira to, sakura ni natte chitte'ta yo. Hikouki o-sora wo sugita no de, machijuu pokan to shite ita yo. |
La Città di Campagna e l'Aeroplano Nel cielo si vedeva un aeroplano, la città intera uscì fuori a guardarlo. Nessuno nel negozio di dolciumi; e anche lo specchio del barbiere, vuoto.* Tutti quanti osservavano quel cielo primaverile a bocca spalancata. Dei volantini danzavano in aria simili a stormi di uccellini in volo.** E cadevano nel nostro giardino trasformandosi in fiori di ciliegio.*** La città intera era come incantata mentre l'aereo attraversava il cielo. |
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* Piuttosto che riutilizzare l'espressione precedente (誰もゐず), Kaneko-san esprime lo stesso concetto attraverso l'immagine dello specchio vuoto. ** Lett. Come uccellini che volano in stormo. *** Alt. Quasi fossero fiori di ciliegio. |
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Per la traduzione ©Marzo2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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sabato 18 marzo 2017
Kaneko Misuzu - Ameagari (Dopo la Pioggia)
金子 みすゞ - 雨あがり
一ばんさきにみつけたは、 ちひさなはこべの花でした。 「あれあれ、あすこにお日さま。」 雲のかげからお日さま、 ちよいと、目ばかり出してます。 どの木も、どの木も、枝ならし、 どの葉も、どの葉も、うれしげに。 「おおお、お日さま、お久しう、 ずゐぶんみんなは待ちました。」 雲のかげからお日さま、 いたづらさうに、笑つてる。 |
Ameagari
Ichiban saki ni mitsuketa wa, chiisana hakobe no hana deshita. "Areare, asuko ni ohisama". Kumo no kage kara ohisama, choito, me bakari dashite'masu. Dono ki mo, dono ki mo, eda-narashi, dono ha mo, dono ha mo, ureshige ni. "Ooo, ohisama, ohisashuu, zuibun minna wa machimashita". Kumo no kage kara ohisama, itazurasou ni, waratte'ru. |
Dopo la Pioggia Il primo a scorgerlo
fu un fiorellino di stellaria:
– Guardate! Ecco lì il sole! Dietro le nuvole, lui si mostrava appena, solo con gli occhi.* Sgranchì i suoi ramoscelli ogni albero e tutte le foglie mossero allegramente:** – Oooh! O sole, quanto tempo è passato! Ti aspettavamo. E lui, dietro le nuvole, sorrideva come per gioco, scherzosamente. |
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* Lett. Tirava appena fuori gli occhi. ** 枝ならし richiama i termini 手ならし e 肩ならし (il fare esercizio, riscaldamento). |
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Per la traduzione ©Marzo2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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domenica 26 febbraio 2017
Kaneko Misuzu - Mienai O-shiro (Il Castello Invisibile)
金子 みすゞ - みえないお城
野がり山がり日がくれて、 みえない家來を供につれ、 みえないお城へかへります。 野ではみえない羊飼、 とほくでみえない笛吹いて、 みえない羊を呼んでます。 森のむかうに黄金色の、 みえないお城の窓あかり、 ちろりちろりと光ります。 私はちひさい王子さま、 みえないお馬にのつてゆきや、 みえない鈴がひびきます。 |
Mienai O-shiro
Nogari yamagari hi ga kurete, mienai kerai wo tomo ni tsure, mienai o-shiro e kaerimasu. No de wa mienai hitsujikai, tooku de mienai fue fuite, mienai hitsuji wo yonde'masu. Mori no mukou nya kin'iro no, mienai o-shiro no madoakari, chirori chirori to hikarimasu. Watashi wa chiisai oujisama, mienai o-uma ni notte yukya, mienai suzu ga hibikimasu. |
Il Castello Invisibile Quando il giorno di caccia
tra i campi e le montagne
è giunto ormai al tramonto, ritorno coi miei servi* al mio invisibile castello. Lontano, in mezzo ai campi, un invisibile pastore richiama col suo flauto* le invisibili pecorelle. Ed al di là del bosco risplendono le luci che filtrano dalle finestre di una invisibile reggia dorata. Io sono un principino e, quando vado in sella al mio invisibile destriero, riecheggiano nell'aria degli invisibili campanellini**. |
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* Sia i servi che il flauto sono invisibili. ** I sonagli che ornano i finimenti del cavallo. |
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Per la traduzione ©Febbraio2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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domenica 12 febbraio 2017
Kaneko Misuzu - Zou (L'Elefante)
金子 みすゞ - 象
おほきな象にのりたいな、 印度のくにへゆきたいな。 それがあんまり遠いなら、 せめてちひさくなりたいな。 おもちやの象に乘りたいな。 菜の花ばたけ、麥ばたけ、 どんなに深い森だらう。 そこで狩り出すけだものは、 象より大きなむぐらもち。 暮れりや雲雀に宿借りて、 七日七夜を森のなか。 えものの山を曳きながら、 深い森から出たときに、 げんげ並木の中みちは、 そこから仰ぐ大空は、 どんなにどんなにきれいだろ。 |
Zou
Ookina zou ni noritai na, indo no kuni e yukitai na. Sore ga anmari tooi nara, semete chiisaku naritai na. Omocha no zou ni noritai na. Nanohana-batake, mugi-batake, donna ni fukai mori darou. Soko de karidasu kedamono wa, zou yori ookina muguramochi. Kurerya hibari ni yado karite, nanoka nanayo wo mori no naka. Emono no yama wo hiki-nagara, fukai mori kara deta toki ni, Genge-namiki no nakamichi wa, soko kara aogu oozora wa, donna ni donna ni kirei daro. |
L'Elefante Quanto vorrei salire
in groppa ad un grosso elefante,
partire per un viaggio verso l'India! Ma se è troppo lontana, vorrei almeno farmi piccina, montare su un elefante giocattolo. Chissà che giungle fitte sarebbero i campi di colza*, per non parlare di quelli di grano! Vedrei le enormi talpe, ben più grosse di un elefante, come bestie selvagge da stanare. Starei in mezzo alla giungla per sette giorni e sette notti chiedendo alloggio notturno alle allodole**. Uscita dalla giungla col mio carico di trofei***, quanto, quanto sarebbe bello il cielo visto da un viale d'astragali! |
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* Con il termine 菜の花 ci si riferisce ai fiori di varie piante del genere brassica, tra cui la colza, il ravizzone e la senape selvatica. ** Lett. chiedendo alloggio alle allodole quando si fa buio. *** Lett. trascinando una montagna, un mucchio di trofei (di caccia). |
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Per la traduzione ©Febbraio2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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venerdì 10 febbraio 2017
Kaneko Misuzu - O-kanjou (Contando)
金子 みすゞ - お勘定
空には雲がいま二つ、 路には人がいま五人。 ここから學校へゆくまでは、 五百六十七あしあつて、 電信柱が九本ある。 私の箱のなんきん玉は、 二百三十あつたけど、 七つはころげてなくなつた。 夜のお空のあの星は、 千と三百五十まで、 かぞへたばかし、まだ知らぬ。 私は勘定が大好き。 なんでも、勘定するよ。 |
O-kanjou
Sora ni wa kumo ga ima futatsu, michi ni wa hito ga ima gonin. Koko kara gakkou e yuku made wa, gohyakurokujuunana ashi atte, denshinbashira ga kyuuhon aru. Watashi no hako no nankindama wa, nihyakusanjuu atta kedo, nanatsu wa korogete nakunatta. Yoru no o-sora no ano hoshi wa, sen to sanbyakugojuu made, kazoeta bakashi, mada shiranu. Watashi wa kanjou ga daisuki. Nandemo, kanjou-suru yo. |
Contando Ora ci sono due nuvole nel cielo, cinque persone per la strada. Da qui alla scuola cinquecentosessantasette passi, ben nove pali del telefono. Duecentotrenta perline avevo nella scatolina, ma sette sono rotolate via. Di stelle in cielo... ancora non so quante, ne ho contate soltanto mille e trecentocinquanta*. Mi piace tanto far di conto. Conto qualsiasi cosa. |
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* Lett. Ancora non so, ho contato solo/appena fino a mille e trecentocinquanta. | |
Per la traduzione ©Febbraio2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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lunedì 23 gennaio 2017
Takahashi Mutsuo - Kono Ie wa (Questa Casa)
高橋 睦郎 - この家は
この家は私の家ではない 死者たちの館
時折ここを訪れる霊感の強い友人が 証人だ
色なく実体のない人物たちが 階段を行き違っている
彼等が恨みがましくなく 晴れ晴れとしているのが 不思議だ
と彼は言う 不思議でも何でもない 私がそう願っているからだ
親しい誰かが亡くなって 葬儀に出るとする
帰りに呉れる浄め塩を 私は持ち帰ったことがない
三角の小袋をそっと捨てながら 私は呟く
もしよければ ぼくといっしょにおいで
その代り ぼくの仕事を手つだってね
そう 詩人の仕事は自分だけで出来るものではない
かならず死者たちの援けを必要とする
***
この家は私の家ではない 死者たちの館
ぼくのところにおいでというのは 厳密には間違いだ
きみたちの住まいにぼくもいさせてね というのが正しい
ここには はじめから死者たちが群れていて
しぜん 新しい死者を呼び寄せるのだから
いさせてもらう代りに 何かをしなければならないのは 私の方
彼らの居心地をよくして 長くいついてもらうため
こまめに窓を開けるとか つねに掃除を欠かさないとか
彼らに何かを強要するなど とんでもないこと
その結果として 詩が生まれたとしたら
じつは それは私のではなく 彼らの手柄
私は拙ない代行者に過ぎないことを 銘記しよう
***
この家は私の家ではない 死者たちの館
私の家といえるのは 私が死者となった時
それも正しくは 私たちの家というべきだろう
死者たちのひとり 霊たちのひとつとなって
私はもう詩を書かない 書く必要がない
すでにすべての抽出が ここで書かれた詩であふれ
しかも それらの詩はすべて生まれそこないの蛭子
生きている誰かが来て 私のあいだに住む
彼が詩人であるかどうかは 私たちの知るところではない
ただ願わくは 彼がこの家を壊そうなど 謀叛気をおこして
私たちと彼自身とを 不倖せな家なき児としませんように
生まれそこなった詩たちを 全き骨なし子としませんように
『永遠まで』より
****************************************
Takahashi Mutsuo - Kono Ie wa
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
この家は私の家ではない 死者たちの館
時折ここを訪れる霊感の強い友人が 証人だ
色なく実体のない人物たちが 階段を行き違っている
彼等が恨みがましくなく 晴れ晴れとしているのが 不思議だ
と彼は言う 不思議でも何でもない 私がそう願っているからだ
親しい誰かが亡くなって 葬儀に出るとする
帰りに呉れる浄め塩を 私は持ち帰ったことがない
三角の小袋をそっと捨てながら 私は呟く
もしよければ ぼくといっしょにおいで
その代り ぼくの仕事を手つだってね
そう 詩人の仕事は自分だけで出来るものではない
かならず死者たちの援けを必要とする
***
この家は私の家ではない 死者たちの館
ぼくのところにおいでというのは 厳密には間違いだ
きみたちの住まいにぼくもいさせてね というのが正しい
ここには はじめから死者たちが群れていて
しぜん 新しい死者を呼び寄せるのだから
いさせてもらう代りに 何かをしなければならないのは 私の方
彼らの居心地をよくして 長くいついてもらうため
こまめに窓を開けるとか つねに掃除を欠かさないとか
彼らに何かを強要するなど とんでもないこと
その結果として 詩が生まれたとしたら
じつは それは私のではなく 彼らの手柄
私は拙ない代行者に過ぎないことを 銘記しよう
***
この家は私の家ではない 死者たちの館
私の家といえるのは 私が死者となった時
それも正しくは 私たちの家というべきだろう
死者たちのひとり 霊たちのひとつとなって
私はもう詩を書かない 書く必要がない
すでにすべての抽出が ここで書かれた詩であふれ
しかも それらの詩はすべて生まれそこないの蛭子
生きている誰かが来て 私のあいだに住む
彼が詩人であるかどうかは 私たちの知るところではない
ただ願わくは 彼がこの家を壊そうなど 謀叛気をおこして
私たちと彼自身とを 不倖せな家なき児としませんように
生まれそこなった詩たちを 全き骨なし子としませんように
『永遠まで』より
****************************************
Takahashi Mutsuo - Kono Ie wa
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
Tokiori koko wo otozureru reikan no tsuyoi yuujin ga shounin da
iro naku jittai no nai jinbutsutachi ga kaidan wo ikichigatte iru
Karera ga uramigamashikunaku harebare-to shite iru no ga fushigi da
to kare wa iu Fushigi demo nandemo nai Watashi ga sou negatte iru kara da
Shitashii dareka ga nakunatte sougi ni deru to suru
Kaeri ni kureru kiyomeshio wo watashi wa mochikaetta koto ga nai
Sankaku no kobukuro wo sotto sute nagara watashi wa tsubuyaku
Moshi yokereba boku to isshoni oide
Sono kawari boku no shigoto wo tetsudatte ne
Sou shijin no shigoto wa jibun dake de dekiru mono dewanai
Kanarazu shishatachi no tasuke wo hitsuyou to suru
***
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
Boku no tokoro ni oide to iu no wa genmitsu ni wa machigai da
Kimitachi no sumai ni boku mo isasete ne to iu no ga tadashii
Koko ni wa hajime kara shishatachi ga murete ite
shizen atarashii shisha wo yobiyoseru no dakara
Isasete morau kawari ni nanika wo shinakereba naranai no wa watashi no hou
Karera no igokochi wo yoku shite nagaku itsuite morau tame
komame ni mado wo akeru toka tsune ni souji wo kakasanai toka
Karera ni nanika wo kyouyou suru nado tondemonai koto
Sono kekka to shite shi ga umareta to shitara
jitsu wa sore wa watashi no dewanaku karera no tegara
Watashi wa tsutanai daikousha ni suginai koto wo meiki shiyou.
***
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
Watashi no ie to ieru no wa watashi ga shisha to natta toki
Soremo tadashiku wa watashitachi no ie to iu beki darou
Shishatachi no hitori reitachi no hitotsu to natte
watashi wa mou shi wo kakanai Kaku hitsuyou ga nai
Sudeni subete no hikidashi ga koko de kakareta shi de afure
shikamo sorera no shi wa subete umaresokonai no hiruko (ebisu)
Ikite iru dareka ga kite watashitachi no aida ni sumu
Kare ga shijin de aru ka dou ka wa watashitachi no shiru tokoro dewanai
Tada negawaku wa kare ga kono ie wo kowasou nado muhon(bouhan)gi wo
[okoshite]
iro naku jittai no nai jinbutsutachi ga kaidan wo ikichigatte iru
Karera ga uramigamashikunaku harebare-to shite iru no ga fushigi da
to kare wa iu Fushigi demo nandemo nai Watashi ga sou negatte iru kara da
Shitashii dareka ga nakunatte sougi ni deru to suru
Kaeri ni kureru kiyomeshio wo watashi wa mochikaetta koto ga nai
Sankaku no kobukuro wo sotto sute nagara watashi wa tsubuyaku
Moshi yokereba boku to isshoni oide
Sono kawari boku no shigoto wo tetsudatte ne
Sou shijin no shigoto wa jibun dake de dekiru mono dewanai
Kanarazu shishatachi no tasuke wo hitsuyou to suru
***
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
Boku no tokoro ni oide to iu no wa genmitsu ni wa machigai da
Kimitachi no sumai ni boku mo isasete ne to iu no ga tadashii
Koko ni wa hajime kara shishatachi ga murete ite
shizen atarashii shisha wo yobiyoseru no dakara
Isasete morau kawari ni nanika wo shinakereba naranai no wa watashi no hou
Karera no igokochi wo yoku shite nagaku itsuite morau tame
komame ni mado wo akeru toka tsune ni souji wo kakasanai toka
Karera ni nanika wo kyouyou suru nado tondemonai koto
Sono kekka to shite shi ga umareta to shitara
jitsu wa sore wa watashi no dewanaku karera no tegara
Watashi wa tsutanai daikousha ni suginai koto wo meiki shiyou.
***
Kono ie wa watashi no ie dewanai Shishatachi no tate (tachi)
Watashi no ie to ieru no wa watashi ga shisha to natta toki
Soremo tadashiku wa watashitachi no ie to iu beki darou
Shishatachi no hitori reitachi no hitotsu to natte
watashi wa mou shi wo kakanai Kaku hitsuyou ga nai
Sudeni subete no hikidashi ga koko de kakareta shi de afure
shikamo sorera no shi wa subete umaresokonai no hiruko (ebisu)
Ikite iru dareka ga kite watashitachi no aida ni sumu
Kare ga shijin de aru ka dou ka wa watashitachi no shiru tokoro dewanai
Tada negawaku wa kare ga kono ie wo kowasou nado muhon(bouhan)gi wo
[okoshite]
watashitachi to kare-jishin to wo fushiawasena ienaki ko to shimasen you ni
umaresokonatta shitachi wo mattaki honenashi ko to shimasen you ni
"Eien made" yori
*************************************************************
Takahashi Mutsuo - Questa Casa
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
umaresokonatta shitachi wo mattaki honenashi ko to shimasen you ni
"Eien made" yori
*************************************************************
Takahashi Mutsuo - Questa Casa
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
Ne è testimone un sensitivo, amico mio
che viene qui ogni tanto in visita
Presenze inconsistenti senza colore vagano per le scale
Strano che siano così quiete senza risentimento
dice lui, ma non c'è niente di strano È quel che voglio
Quando qualcuno a me vicino muore
prendo parte al suo funerale
Ma il sale purificatore quello che danno al rientro
non l'ho mai riportato a casa
Gettando di nascosto la sua bustina triangolare
Se vuoi, vieni con me sussurro
Dammi una mano a lavorare
Sì, quello del poeta non è lavoro che possa fare da solo
Serve sempre l'aiuto dei defunti
***
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
È improprio dire Venite da me
Sarebbe più corretto dire
Lasciate che io rimanga in casa vostra
Perché i defunti occupano il posto fin dall'inizio
E, com'è naturale richiamano nuovi defunti
Sono io a dover darmi da fare in cambio di quest'accoglienza
Per ingraziarli e rimanere a lungo
aprire spesso le finestre o non scordare mai le pulizie
Sarebbe assurdo imporre qualche cosa
Per questo quando nasce una poesia
non è merito mio, in realtà ma loro
Faccio presente che non sono altro che umile portavoce**
***
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
Potrò chiamarla mia quando sarò defunto
Ad essere precisi dovrò chiamarla casa nostra
Una volta defunto divenuto spirito
non scriverò poesie Non ne avrò più il bisogno
Tutti i cassetti sono già strapieni
delle poesie che qui son state scritte
Tra l'altro, le loro poesie son tutte degli hiruko* informi
Verrà qualche vivente ad abitare in mezzo a noi
Non ci è dato sapere se sarà o no un poeta
Spero soltanto che non renda se stesso e noi
degli infelici senzatetto
volendo ribellarsi e abbattere la casa
E che non faccia di queste poesie informi dei figli smidollati
Da "Eien made" (Fino all'Eternità)
* Lett. Bambino sanguisuga. I due kanji si possono leggere sia Ebisu che Hiruko. Hiruko era il figlio nato deforme, senza ossa, di Izanagi e Izanami.
** Lett. Rappresentante, delegato di scarso valore/capacità.
che viene qui ogni tanto in visita
Presenze inconsistenti senza colore vagano per le scale
Strano che siano così quiete senza risentimento
dice lui, ma non c'è niente di strano È quel che voglio
Quando qualcuno a me vicino muore
prendo parte al suo funerale
Ma il sale purificatore quello che danno al rientro
non l'ho mai riportato a casa
Gettando di nascosto la sua bustina triangolare
Se vuoi, vieni con me sussurro
Dammi una mano a lavorare
Sì, quello del poeta non è lavoro che possa fare da solo
Serve sempre l'aiuto dei defunti
***
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
È improprio dire Venite da me
Sarebbe più corretto dire
Lasciate che io rimanga in casa vostra
Perché i defunti occupano il posto fin dall'inizio
E, com'è naturale richiamano nuovi defunti
Sono io a dover darmi da fare in cambio di quest'accoglienza
Per ingraziarli e rimanere a lungo
aprire spesso le finestre o non scordare mai le pulizie
Sarebbe assurdo imporre qualche cosa
Per questo quando nasce una poesia
non è merito mio, in realtà ma loro
Faccio presente che non sono altro che umile portavoce**
***
Questa casa non è la mia È la dimora dei defunti
Potrò chiamarla mia quando sarò defunto
Ad essere precisi dovrò chiamarla casa nostra
Una volta defunto divenuto spirito
non scriverò poesie Non ne avrò più il bisogno
Tutti i cassetti sono già strapieni
delle poesie che qui son state scritte
Tra l'altro, le loro poesie son tutte degli hiruko* informi
Verrà qualche vivente ad abitare in mezzo a noi
Non ci è dato sapere se sarà o no un poeta
Spero soltanto che non renda se stesso e noi
degli infelici senzatetto
volendo ribellarsi e abbattere la casa
E che non faccia di queste poesie informi dei figli smidollati
Da "Eien made" (Fino all'Eternità)
* Lett. Bambino sanguisuga. I due kanji si possono leggere sia Ebisu che Hiruko. Hiruko era il figlio nato deforme, senza ossa, di Izanagi e Izanami.
** Lett. Rappresentante, delegato di scarso valore/capacità.
Per la traduzione ©Gennaio2017 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
mercoledì 11 gennaio 2017
Kaneko Misuzu - Naya (Il Capanno)
金子 みすゞ - 納屋
納屋のなかは、うす暗い。 納屋のなかにあるものは、 みんなきのふのものばかり。 あの隅のは縁台だ、 夏ぢゆうは、あの上で、 お線香花火をたいて居た。 梁に挿された、一束の、 黒く煤けたさくらの花は、 祭に軒へさしたのだ。 いちばん奥にみえるのは、 ああ、あれは絲ぐるま、 忘れたほども、とほい日に、 お祖母さまがまはしてた。 いまも、夜なかにや屋根を洩る、 月のひかりをつむぐだろ。 梁にかくれて、わるものの、 蜘蛛がいつでもねらつてて、 絲を盗つては息かけて、 呪ひの絲に變へるのを、 晝は眠てゐて知らないで。 納屋のなかは、うす暗い。 納屋のなかには、なつかしい、 すぎた日のかずかずが、 蜘蛛の巢にかがられてゐる。 |
Naya
Naya no naka wa, usugurai. Naya no naka ni aru mono wa, minna kinou no mono bakari. Ano sumi no wa endai da, natsu-juu wa, ano ue de, o-senkouhanabi wo taite ita. Hari ni sasareta, hitotaba no, kuroku susuketa sakura no hana wa, matsuri ni noki e sashita no da. Ichiban oku ni mieru no wa, aa, are wa itoguruma, wasureta hodo mo, tooi hi ni, obaasama ga mawashite'ta. Ima mo, yonaka nya yane wo moru, tsuki no hikari wo tsumugu daro. Hari ni kakurete, warumono no, kumo ga itsudemo neratte'te, ito wo totte wa iki kakete, noroi no ito ni kaeru no wo, hiru wa nete ite shiranaide. Naya no naka wa, usugurai. Naya no naka ni wa, natsukashii, sugita hi no kazukazu ga, kumo no su ni kagararete iru. |
Il Capanno L'interno del capanno è quasi al buio. Dentro, soltanto oggetti del passato. Quella nell'angolo è una panca. Là sopra, per tutta l'estate, me ne stavo ad accendere stelline. I fiori di ciliegio, anneriti, del mazzo posto sulla trave, li appendevo alla gronda per le feste. Quello che si vede laggiù, più in fondo... ah, è un arcolaio. Lo usava* la nonna in giorni lontani, quasi dimenticati. Forse anche adesso, nel mezzo della notte, fila la luce della luna che penetra dal tetto.** Senza sapere che di giorno, mentre riposa, un ragno dispettoso, nascosto fra le travi, ha il solo scopo di rubare il filo e, con un soffio, renderlo filo di sventura***. L'interno del capanno è quasi al buio. Dentro, molti dei bei giorni passati sono cuciti in una ragnatela.
* Lett. lo girava, lo faceva girare.
** Traduzione alternativa: Forse anche adesso, in piena notte, fila la luce della luna che penetra attraverso il tetto. *** Lett. maledetto. |
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Per la traduzione ©Dicembre2016 Francesco Segola
Vietata la riproduzione della traduzione senza il mio consenso.
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